Cronaca Lecce 

Morte operaio, dolore e rabbia di Cisl e Cgil: «Preoccupazione per le condizioni di lavoro nei cantieri di edilizia acrobatica»

I sindacati intervengono sull'ennesima morte sul lavoro, Cisl: «Tragedia ingiusta e terribile»

«E' un profondo dolore, oggi, in tutta la CISL Lecce. La notizia della scomparsa di Iulian, il giovane operaio edile rumeno di soli 25 anni, morto nel gravissimo incidente sul cantiere di via Leopardi, ci ha lasciati attoniti e con un vuoto incolmabile nel cuore- lo scrive in una nota Ada Chirizzi, segretario Generale CISL Lecce - la sua morte è una tragedia ingiusta e terribile che ha colpito la sua famiglia e la nostra intera comunità. A rendere il dolore ancora più acuto è la consapevolezza che Iulian era uno di noi. Era un iscritto della Filca CISL di Lecce, un ragazzo che conoscevamo direttamente e al quale eravamo legati.

Ricordiamo con commozione la sua gioia in queste ultime settimane, quando si era informato con entusiasmo sull'attivazione delle pratiche per la nascita del figlio che attendeva con immensa felicità. Iulian sarebbe diventato papà tra pochissimo, e la sua vita, appena sbocciata, è stata spezzata in un attimo, portando via con sé sogni, speranze e la promessa di un futuro da costruire con la sua famiglia. Non possiamo e non vogliamo accettare che vite giovani e piene di progetti vengano spezzate in questo modo. Ogni giorno, troppi lavoratori escono di casa per portare sostentamento alle loro famiglie e non fanno più ritorno, vittime di un sistema che troppo spesso non garantisce la sicurezza che dovrebbe essere un diritto inalienabile.

Chiediamo con forza che venga fatta piena luce su quanto accaduto nel cantiere di via Leopardi. Lo dobbiamo a Iulian, alla sua famiglia e a tutti i lavoratori».

Anche Cgil Lecce ha voluto manifestare cordoglio e vicinanza con una nota a firma dei segretari di Fillea Cgil Puglia, Ignazio Savino e del segretario generale della Cgil Lecce, Tommaso Moscara, e il segretario provinciale della Fillea Cgil Lecce, Antonio Spano : «Iulian è l’ennesima giovane vita spezzata in un cantiere edile: un lavoratore di origine rumena che nel lavoro cercava di migliorare le proprie condizioni di vita e che invece oggi in Italia ha trovato la morte. Quanto avvenuto poche ore fa nel cantiere di un condominio leccese lascia sgomenti, soprattutto al pensiero che questo grave incidente sia accaduto a pochi passi dalla Cassa Edile, luogo simbolo di legalità, sicurezza e lotta al lavoro irregolare.

 Il giovane operaio di 26 anni ha perso la vita su un cantiere di edilizia acrobatica, fenomeno ultimamente assai diffuso in città: i leccesi si stanno abituando a vedere con una certa curiosità uomini imbracati, appesi a delle funi, intenti a realizzare interventi sulle facciate dei palazzi. Una vista che però desta anche preoccupazione per le condizioni estreme in cui operano i lavoratori di questo comparto, condizioni che rimandano anche alla rincorsa alla riduzione dei costi di cantiere.

 Esprimiamo vicinanza e cordoglio ai parenti ed agli amici di Iulian. Oggi piangiamo la sua morte, ma faremo di tutto affinché non resti “bianca”: percorreremo qualsiasi strada per garantire la verifica della piena responsabilità di quanto accaduto e giustizia alla vittima ed alla sua famiglia».

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