Economia e lavoro Melpignano 

Tessitura del Salento, incontro tra i lavoratori e il presidente della task force Leo Caroli

Gli operai dell'azienda di Melpignano sono in sciopero da cinque giorni: chiedono gli stipendi arretrati e certezze per il futuro. Tessitura del Salento, i lavoratori hanno incontrato oggi il preside...

Gli operai dell'azienda di Melpignano sono in sciopero da cinque giorni: chiedono gli stipendi arretrati e certezze per il futuro. Tessitura del Salento, i lavoratori hanno incontrato oggi il presidente della Task Force Regionale, Leo Caroli. Le lavoratrici ed i lavoratori della Tessitura del Salento Industriale, in sciopero da cinque giorni e in presidio permanente interno da giovedì, hanno ribadito le loro priorità al presidente della Task Force Regionale, Leo Caroli, che questa mattina è entrato in fabbrica per manifestare vicinanza anche fisica al personale  e acquisire informazioni utili a sbrogliare una vertenza assai complicata. Presenti anche i rappresentanti sindacali aziendali, la Segretaria Generale della Cgil Lecce, Valentina Fragassi, e il segretario generale della Filctem Cgil Lecce, Franco Giancane, che ha parlato a nome dei Segretari Generali di Femca Cisl, Sergio Calò, e Uiltec Uil, Fabiana Signore. Primo fra tutti il nodo stipendi: i lavoratori, nonostante le rassicurazioni, non hanno ancora ricevuto il 50 per cento dello stipendio arretrato promesso dall’azienda. Probabilmente i bonifici arriveranno all’inizio della prossima settimana. Dal punto di vista delle necessità urgenti ed immediate, preoccupano le mancate rassicurazioni sul pagamento della restante metà del salario arretrato e degli stipendi che vanno maturando: novembre e la tredicesima. Di più: il pagamento di quest’ultima al momento sembra da escludere, stando a quanto riferito dai dirigenti aziendali, per mancanza di liquidità. Ciò che preoccupa ancora di più è l’assenza di prospettive. Al presidente Caroli i lavoratori hanno rappresentato uno scenario a tinte fosche. L’azienda avrebbe giustificato il mancato pagamento con le modeste dimensioni del fatturato prodotto da Tdsi e la mole della produzione, così bassa da non giustificare un personale così corposo (117 dipendenti). Tutto ciò nonostante le recenti aperture di nuove linee produttive e nonostante gli investimenti cofinanziati dalla Regione Puglia, con macchinari altamente tecnologici transitati da Melpignano e giunti negli stabilimenti del Nord del Gruppo Canepa. La crisi di Tdsi è però strutturale essendo nella realtà diventata, nonostante il progetto Kitotex, un’azienda faconista del Gruppo Canepa. Lo stabilimento di Melpignano, infatti, riceve commesse dalla sola “azienda-madre”. E qui si innestano altri problemi che la Task Force Regionale si impegna a trattare a partire dal 3 dicembre, quando a Bari sono stati convocati azienda e sindacati. C’è poi da considerare l’ipotesi di vendita: sindacati e lavoratori sembrano uniti nel respingere l’ipotesi di scorporo di Tdsi dal Gruppo Canepa, ad esempio con cessione di ramo d’azienda. Caroli ha tenuto a precisare che a trattare con la Regione dovranno essere soltanto azienda, sindacati e lavoratori. Ha assicurato il massimo impegno sulla vertenza e chiarito che farà il possibile per dare certezze per il futuro, possibilmente trovando un acquirente che conosce il settore tessile per garantire il mantenimento del posto di lavoro a tutti i dipendenti. Allo stesso tempo ai lavoratori, il presidente della Task Force cercherà una soluzione per non far perdere reddito ai lavoratori nella fase di transizione da una proprietà all’altra. Infine il passaggio più duro sulle operazioni di “transito” di macchinari da Melpignano verso Nord: Caroli promette una verifica approfondita sul rispetto dell’Accordo di programma “Kitotex 1”, tenendo presente che sono in piedi tavoli per la sottoscrizione di un secondo progetto. Se non arriveranno in tal senso le risposte attese, la Regione chiuderà i rubinetti dei fondi e chiederà la restituzione del finanziamento fin qui erogato.

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