Cronaca Maglie 

Ripetitore di via Palma, allarme elettrosmog. Ma le associazioni sono divise

Una nota del Forum Ambiente e Salute e del Coordinamento Civico alla Regione e al Difensore civico chiede di smantellare l’antenna di telefonia mobile nei pressi delle scuola elementare di Via...

Una nota del Forum Ambiente e Salute e del Coordinamento Civico alla Regione e al Difensore civico chiede di smantellare l’antenna di telefonia mobile nei pressi delle scuola elementare di Via Diaz. Neoplasie e elettrosmog in aumento nei pressi di via Diaz, dove, a due passi dalla scuola elementare esiste un ripetitore di telefonia mobile installato su un edificio di civile abitazione, all’angolo tra via Maggiore Francesco Baracca, e via Clementina Palma. L’emergenza è stata al centro dell’ultima riunione sulle massime criticità sanitarie ed ambientali tenutasi nella sede del Tribunale dei Diritti del Malato, presso l’ospedale di Maglie. La nota diffusa dal Forum Ambiente e Salute e del Coordinamento Civico per la tutela e l’ambiente del territorio magliese parla di “riconferma della concessione comunale autorizzativa, perché il ripetitore possa continuare ad operare indisturbato per altri anni, e persino pare, per un suo potenziamento”. Notizia che ha destato alcune perplessità visto che non si ha traccia del passaggio della richiesta neanche nella commissione comunale ambiente e territorio. Nella nota, inoltre, si parla “dell’esasperazione crescente nel quartiere da quando, alcuni mesi or sono, si son cominciati a registrare, su adulti, nelle abitazioni prossime al ripetitore, persino casi di tumori, in particolare, leucemia, che preoccupano moltissimo”. Affermazioni che non hanno convinto il Tribunale del Malato che, se pur parte del Coordinamento, ha preso le distanze dal comunicato in attesa di avere valori certi di emissione e valori numerici affidabili. La nota chiede al Comune di Maglie “di procedere al ritiro, se già concessa, o non concessione di alcuna ulteriore autorizzazione, se non ancora prodotta, senza preoccuparsi di pagare more alla ditta o del venir meno di royalty”.

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