Cronaca Puglia sette 

Osapp: ''Si tuteli l'integrità fisica e mentale degli agenti di Polizia Penitenziaria''

Il Segreterio Regionale Ruggiero Damato chiede alle autorità preposte l'immediata attuazione dell'art. 582 del Codice Penale relativo alle lesioni personali.

L'Osapp, attraverso il Segreterio Regionale Ruggiero Damato, ha chiesto alle autorità preposte l'immediato intervento in merito all'attuazione immediata dell'art. 582 Codice Penale. Il bene giuridico oggetto di tutela è l'integrità fisica e mentale della persona colpita, a tutela di donne e uomini della Polizia Penitenziaria operanti nel territorio pugliese.

Nel caso di danno alla salute del lavoratore, la responsabilità del datore di lavoro è esclusa solo se il danno è stato cagionato da una condotta atipica ed eccezionale del prestatore che si pone come causa esclusiva dell’evento dannoso. Interviene, in tal caso, il rischio elettivo, che si verifica quando la condotta abnorme del lavoratore sia tale da recidere il nesso causale tra l’obbligo di sicurezza gravante sul datore di lavoro e l’infortunio intervenuto.

Al di fuori di tale ipotesi, in linea generale, il datore di lavoro è responsabile quando omette di adottare le misure protettive, comprese quelle esigibili in relazione al rischio derivante dalla condotta colposa del lavoratore.

È, parimenti, responsabile se non vigila affinché le misure adottate siano rispettate da parte del dipendente. Infine, l'obbligo di tutela delle condizioni di lavoro (ex art. 2087 c.c.) non è adempiuto se le misure di prevenzione non sono idonee ad eliminare nella misura massima possibile anche i rischi derivanti da imprudenza, negligenza o imperizia del lavoratore. Così ha deciso la Corte di Cassazione con l’ordinanza 22 settembre 2021, n. 25597.

Ai Dirigenti viene fatto presente che le aggressioni diventate quasi quotidiane da parte dell’utenza detentiva per futili motivi, e derivanti a nostro modesto avviso da un senso di impunità da parte dell’utenza, e una sorta di denaturale la figura Istituzionale della Polizia Penitenziaria sta portando all’esposizione abnorme di donne e uomini in uniforme a continue aggressioni fisiche e mentali non più accettabili. Per cui viene chiesta nell’immediatezza quali siano i correttivi che si riterranno di adottare per garantire la tutela dell’integrità fisica e mentale degli agenti di Polizia Penitenziaria alle dirette dipendenze gerarchiche.

''Pensiamo - conclude la nota dell'Osapp - che tale mattanza in atto debba immediatamente cessare e che le autorità competenti in materia si assumono le proprie responsabilità dal ruolo e funzione ricoperta dettate da Leggi e norme dello Stato''.


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