Cronaca Economia e lavoro Lecce 

Lupiae Servizi, sciopero dei lavoratori: la nota dei sindacati

Nota di Slai Cobas e Ugl Terziario

I lavoratori della Lupiae Servizi S.p.A. incrociano le braccia. 

“All’interno della Società Lupiae - si legge in una nota dei sindacati SLAI-COBAS ed UGL Terziario - quasi tutto il Personale era chiamato a pagare milioni di debiti creati dalla Società negli anni. Il 26 novembre 2018, la Società presenta al Tribunale Fallimentare di Lecce, le procedure per un Concordato Preventivo in Continuità.
Per salvare i posti di lavoro e la Società, che rammentiamo essere una società a TOTALE CAPITALE PUBBLICO, e per effetto di tutto questo, il 20 dicembre 2018, viene sottoscritto l’accordo sulla quale poggiava il piano industriale per il risanamento della Lupiae.
Detto accordo prevedeva una valenza di 5 anni, dal 1° gennaio 2019 al 31 dicembre 2023, e prevedeva inoltre che tutto il Personale doveva rimanere part-time a 36 ore ed era prevista l’eliminazione di qualunque elargizione economica extracontrattuale. In ugual misura dovevano essere riparatiti tutti i sacrifici economici su tutto il personale, indistintamente da ruoli e/o incarichi.
Cosa accade durante il tempo di durata dell’accordo del 2018.  Sin dall’insediamento dell’attuale Gestione, la Società porta non meno di 50 dipendenti a 40 ore settimanali, (a cui si
aggiungono alcune decine di lavoratori assunti da agenzie interinali anche questi assunti a 40 ore) riconoscendo svariati livelli di inquadramento superiori e più grave, nonostante la situazione debitoria, ELARGISCE SOMME EXTRACONTRUATTUALI quali superminimi, assegni Ad-Personam, assegni di premialità, maneggio denaro etc, etc.
Per meglio far comprendere, ci sono superminimi extracontrattuali con importi di gran lunga superiore ai 2000€ mensili,
qualcun altro supera abbondantemente i 1000€, ed altri ancora dai 350€ ai 250€. Queste somme vengono percepite in maniera fissa su 14 mensilità (durante il mese di ferie, su tredicesima e quattordicesima mensilità ed anche quando assenti per altri motivi). Queste risorse non vengono dagli Utili d’Esercizio ma dal 35% SOTTRATTO A TUTTI GLI ALTRI DIPENDENTI, CHE ERA DESTINATO SOPRATTUTTO AL PAGAMENTO DEI DEBITI ED AL SALVATAGGIO DELLA SOCIETA’
STESSA.
Queste, secondo la Società, erano intese le medesime condizioni ai quali, gli Associati di queste due OO.SS., hanno risposto un secco NO! Anche in considerazione che i 5 anni di valenza dell’accordo sottoscritto nel 2018 dovevano essere sufficienti a pagare tutti i debiti previsti nell’Omologa del Tribunale di Lecce.
Tutto questo purtroppo non si è verificato anche perché, a dire della Società, l’Omologa è stata emessa nel 2021 e quindi di oltre 4.600.000€ prelevati dalle buste-paga dei Dipendenti dal 1°gennaio 2019 fino a febbraio 2021 la Società non ha inteso accantonarli per poi pagare i debiti (per altro già certificati) ma chiede a tutte le OO.SS. presenti in azienda di prorogare l’accordo del 2018 fino alla fine di febbraio 2026 alle medesime condizioni sulla quale vi è stato diniego unanime!
Queste OO.SS., SLAI-COBAS ed UGL Terziario, con i loro Associati, considerata la decadenza dell’accordo prima citato, scaduto il 31 dicembre 2023, e considerate inoltre le modalità di come è stato gestito il tutto, non solo non hanno aderito alla richiesta di proroga ma hanno chiesto alla Società il ripristino delle regole contrattuali antecedenti la firma dell’accordo del 2018.
La Società Lupiae, al momento, riconosce solo le 40 ore, mettendo in atto una campagna nei confronti degli stessi a dir poco vergognosa, tanto che i dipendenti che hanno osato chiedere il ripristino dei loro diritti, quotidianamente ricevono ordini di servizio di spostamenti continui nei diversi settori.
I Dipendenti, oggi in lotta, in tutti questi anni hanno sempre manifestato la rabbia per vedere i loro sacrifici che rischiano di essere vanificati e soprattutto sapere che le somme sottratte vengono ancora utilizzate per pagare le premialità sopra riportate non previste da nessuna norma né di legge e né contrattuale.
L’Azienda dichiara che tali somme elargite sono diritti acquisiti. Peccato che l’Azienda non ha considerato che per i dipendenti, quale diritto acquisito, dalle retribuzioni percepite, in alcuni casi, per oltre un ventennio. Durante tutto il periodo di validità dell’accordo, abbiamo denunciato a tutte le Sedi Istituzionali e ciò che fa più rabbia è stata la più totale indifferenza dall’ Amministrazione Comunale Sindaco Salvemini, dimenticando che questa Società in house (a totale capitale pubblico) è soggetta al coordinamento ed al controllo da Parte dell’Amministrazione Comunale di Lecce.
Questi sono i motivi per le quali, i Lavoratori, hanno deciso la proclamazione e partecipazione dello sciopero e che molto probabilmente, quello di oggi non sarà neanche l’ultimo!
Riteniamo che questo volantino sia utile a far comprendere ai Cittadini cosa accade nella gestione della Società”. 


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