Cronaca Società Lecce 

Passi carrai, Codacons: ''Cittadini tartassati dal Comune di Lecce''

L'avv. Cristian Marchello riporta le ''storie di ordinaria follia'' che coinvolgono tre cittadini a cui viene richieso il pagamento per la presunta occupazione di suolo pubblico dovuto per un inesistente passo carraio.

''Nel 2021, tre cittadini di Lecce si vedono recapitare dalla società concessionaria per la riscossione dei tributi comunali un avviso di accertamento e irrogazione di sanzione per l’anno 2016 afferente ad una presunta occupazione di suolo pubblico derivante da un inesistente passo carraio''. A riportare la vicenda è l'avv. Cristian Marchello, responsabile della sede leccese del Codacons.

''Pur dinanzi all'esiguità della ingiusta imposta i tre cittadini, nella convinzione di non avere alcun passo carraio, si rivolgono all’avv. Luisa Carpentieri per impugnare l’avviso di accertamento dinanzi alla Corte di Giustizia Tributaria di Lecce. Prima però di adire l’autorità giudiziaria, dinanzi al macroscopico errore, l’avv. Carpentieri decideva di presentare una istanza di autotutela al Comune di Lecce evidenziando come i presunti varchi in realtà non potevano essere considerati passi carrai, non avendone le caratteristiche fisiche e giuridiche e non rientrando tra le tipologie di passi carrai previste dalla Legge e dal Regolamento TOSAP del Comune di Lecce''.

''Dinanzi al silenzio di una amministrazione, che si dice vicina ai cittadini ma che poi in concreto li tartassa, si era poi costretti a ricorrere all’Autorità Giudiziaria che, con una sentenza chiarissima, dava ragione ai tartassati contribuenti ed annullava tanto l’avviso quanto le sanzioni''.

''Non contenta, la sola società concessionaria per l’accertamento e la riscossione dei tributi sostituendosi di modo e di fatto al Comune (che è il solo titolare dell’imposizione fiscale) decideva di appellare la Sentenza. La causa di appello è ancora in corso e tuttavia, nel gennaio 2023, la stessa società concessionaria notificava un ulteriore avviso di accertamento con irrogazione delle sanzioni questa volta riferito all’annualità 2017''.

''I tre cittadini tartassati si rivolgevano ancora una volta all’avv. Luisa Carpentieri che, forte di un precedente e chiaro accertamento giudiziale che aveva sancito in concreto come quei varchi fossero, per caratteristiche fisiche e giuridiche, dei semplici passaggi pedonali e non certamente carrai, presentava al Comune di Lecce - Ufficio Tributi - una seconda istanza di Autotutela che, inaspettatamente ed ancora una volta, restava priva di riscontro. Si dipanava un secondo ricorso alla Corte di Giustizia Tributaria che, ancora una volta, accertava l’insussistenza giuridica e fattuale del presupposto della Tassa e annullava così l’avviso di accertamento e la relativa sanzione del 2017. Tale sentenza non veniva impugnata ed è ormai definitiva''.

''Dinanzi a ben due Sentenze della Corte Tributaria (peraltro emesse da sezioni diverse) una buona e corretta amministrazione avrebbe dovuto sospendere ogni ulteriore attività. Ed invece, come buona novella dell’anno nuovo, ecco la notifica di un terzo avviso di accertamento ed irrogazione di sanzione, questa volta per l’anno 2018. E, non contenti, dopo l’invio dell’ennesima istanza di autotutela da parte del legale, è stato notificato l’accertamento e irrogazione di sanzione anche per l’anno 2019!. Un vero e proprio stillicidio, peraltro contrario ai principi della buona amministrazione che vessa i cittadini, costringendoli a dispendiosi ricorsi alla Corte Tributaria contro tasse ingiuste e nonostante le sentenze a loro favorevoli''.

''È inoltre incomprensibile la scelta di parcellizzare le intimazioni anziché notificare un unico atto contenente più annualità. Una situazione identica a quella che si verifica per i Consorzi di Bonifica dove è invalsa proprio l’abitudine di emettere cartelle anno per anno, impedendo ai cittadini di impugnare con un unico atto più annualità. Una vera e propria assurdità che i cittadini hanno voluto segnalare al Codacons di Lecce che, nel loro interesse e nell’interesse di tutti i cittadini di Lecce, sta valutando se presentare un esposto alla Procura della Repubblica e a quella della Corte dei Conti'', conclude l'avv. Marchello.


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