Cronaca Nardò 

Partiti a Nardò i lavori per il nuovo comando della Polizia di Stato

Inaugurato stamattina il cantiere dove sorgerà la nuova struttura.

Inaugurato questa mattina il cantiere del nuovo Comando della Polizia di Stato di Nardò che sorgerà sul terreno di via Aldo Moro che ha ospitato per decenni il mai completato (e abbandonato) Gerontocomio.

Il sindaco Pippi Mellone e il Questore di Lecce Giampiero Lionetti hanno simbolicamente posato la prima pietra della struttura, che contribuisce concretamente al percorso di rinascita dell’area, una vecchia ferita nel cuore della zona 167 che sarà rimarginata appunto dalla nascita di un presidio fondamentale di sicurezza per il territorio.

Sono intervenuti, oltre ai vari assessori e consiglieri comunali, il senatore Roberto Marti, la dirigente del commissariato di Nardò Sabrina Manzone, i progettisti e i responsabili dell’impresa che si è aggiudicata il bando dei lavori (Deco Domus srl).


Il vescovo della diocesi Nardò-Gallipoli, mons. Fernando Filograna ha proceduto alla benedizione dei lavori. Il progetto del nuovo Comando porta la firma del raggruppamento temporaneo di professionisti composto dall’ing. Pierpaolo Tondo (mandatario), dall’architetto Carlo Ferrocino, dal geometra Fabio Vonghia e dal geologo Andrea Vitale.

L’opera, sia per il primo che per il secondo lotto, è interamente finanziata dal Ministero dell’Interno per un importo di 2 milioni 850 mila euro. Il diritto di superficie del terreno è stato ceduto per 99 anni a titolo gratuito dal Comune all’Agenzia del Demanio.

''Questo è un territorio bellissimo – ha detto il questore Lionetti - che, come tutti, ha una significativa domanda di sicurezza. Devo dire che la Polizia e tutte le forze dell'ordine, quando possono lavorare con organici ed in strutture adeguate, ovviamente lavorano meglio. Questo Comando è fondamentale importanza, nasce in una posizione strategica per la città ed è frutto di un bel lavoro di squadra. Ne approfitto per salutare la dottoressa Sabrina Manzoni, che qui ha fatto un ottimo lavoro e che andrà in pensione tra pochi giorni''.

''Dedichiamo quest'opera pubblica - ha aggiunto il senatore Roberto Marti - al Carabiniere Carlo Legrottaglie, scomparso qualche giorno fa in uno scontro a fuoco con i malviventi. Per il lavoro delicato e difficile che gli uomini delle forze dell'ordine fanno quotidianamente è doveroso da parte delle istituzioni mettere loro nelle migliori condizioni possibili per operare. Strutture moderne e funzionali come questa sono assolutamente necessarie, a maggior ragione in una città importante come Nardò ''.

Il nuovo Comando di Polizia è frutto di un lavoro di squadra tra l’amministrazione comunale, la Prefettura di Lecce, la Questura di Lecce e il Dipartimento della Pubblica Sicurezza (Direzione Centrale per i Servizi di Ragioneria) del Ministero dell’Interno, che in pochi mesi hanno sventato il rischio che Nardò perdesse il commissariato (l’attuale sede di via Duca degli Abruzzi, infatti, da tempo è oggetto di procedura di sfratto da parte dei proprietari) e quindi un imprescindibile punto di riferimento sul tema della sicurezza e dell’ordine pubblico.

''Questa - ha aggiunto il sindaco Pippi Mellone - è una delle pagine più belle che abbiamo scritto in questi anni. Con uno sforzo corale compiuto con la Prefettura e il Ministero dell'Interno, abbiamo sventato il rischio che Nardò perdesse il suo commissariato. Devo ringraziare i privati proprietari della sede di via Duca degli Abruzzi per la collaborazione e la pazienza. Il nuovo comando nasce in una posizione strategica, sulla direttrice per il mare e nel cuore del quartiere popolare, soprattutto sul terreno di una delle più clamorose incompiute della vecchia politica, cioè il mai completato Gerontocomio. Grazie a tutti, agli uffici, al Segretario Generale del Comune, Dario Verdesca, alla Prefettura e all'ex Questore Vincenzo Modeo, alla dottoressa Sabrina Manzone, al senatore Roberto Marti e al Sottosegretario all'Interno, Nicola Molteni, ai progettisti e agli operai impegnati su questo cantiere. Anche qui, oggi, stiamo continuando a scrivere la storia''.


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