Cronaca Sanità Copertino 

Un utente denuncia l'Ospedale di Copertino. La Asl: ''Nessuna omissione di soccorso''

L'Azienda Sanitaria replica alle accuse riportando come si sarebbero svolti i fatti presso il Pronto Soccorso del presidio ospedaliero. Il racconto del diretto interessato.

Asl Lecce replica alla notizia relativa ad una denuncia per ''omissione di soccorso'' presentata nei giorni scorsi nei confronti del Pronto Soccorso dell’Ospedale di Copertino.

Attraverso una nota, l'Azienda Sanitaria leccese precisa: ''Nell’interesse dei cittadini e a tutela dell’Azienda sanitaria teniamo a stigmatizzare il comportamento dell’utente e a precisare che non si è verificato nessun 'omesso soccorso': venerdì 19 gennaio, il signore protagonista dell’evento, giunto nell’Ospedale di Copertino per un trauma alla mano, ha rifiutato di sottoporsi a tampone e ha lasciato il Pronto Soccorso. Ritornato dopo qualche ora, non ha voluto attendere il proprio turno e ha lasciato la struttura senza essere visitato''.

''Durante la sua permanenza, il signore ha aggredito verbalmente gli operatori presenti, inveendo nei loro confronti. Successivamente si è rivolto ad altri Pronto Soccorso della ASL dove ha ricevuto le cure necessarie. Non è la prima volta che accade, che gli operatori sanitari vengano aggrediti, in presenza e via social, con parole e gesti forieri di odio e intolleranza, ‘solo’ per aver richiesto il rispetto delle regole, a tutela del proprio lavoro e degli altri pazienti in attesa'', conclude la nota della ASL.

Questo, invece, il resoconto pubblicato lo scorso 19 gennaio sul proprio profilo faceook dal diretto interessato, Giuseppe Spagnolo: ''I fatti stanno così: ieri sera dopo aver consultato il mio medico sportivo, in palestra, mi ha consigliato di fare degli accertamenti alla mano, di tipo diagnostico e mi sono recato in ospedale a Copertino per fare una risonanza magnetica. Appena arrivato al pronto soccorso, l'infermiera in turno, tra l'altro scortese, antipatica e molto poco bella, mi ha mandato via in malo modo, dopo essermi rifiutato alla sua ennesima imposizione, di obbligo di tamponamento e mi sono subito recato al comando dei carabinieri per fare regolare denuncia per omissione di soccorso. Con la denuncia in mano sono ritornato in ospedale, con mio fratello che ha filmato tutto con il cellulare e mi ha fatto da testimone oculare. All'inizio mi hanno ripetuto che erano le loro disposizioni, poi io ho fatto presente che tutto ciò era anticostituzionale e lesivo della mia salute e dei miei diritti e hanno chiamato il primario del pronto soccorso che dopo la mia insistenza e visione del mio infortunio alla mano, non poco trascurabile, mi ha confermato e garantito che nonostante queste disposizioni, la mattina successiva, cioè oggi, mi avrebbero ricevuto comunque nella sala grigia con la presenza dell'ortopedico e senza dover subire nessun tampone e io ringraziandolo educatamente, sono andato via, dopo aver registrato tutto, nell'attesa di essere visitato il giorno successivo. Oggi mattina, quindi. Questa mattina, mi sono recato nuovamente al pronto soccorso e l'equipe presente, mi ha nuovamente rifiutato in malo modo e io nuovamente mi sono recato al comando dei carabinieri per integrare una nuova denuncia. Ora la mia mano è gonfia più di ieri e molto più dolorante. Credo ci sia qualcosa di rotto...Ho bisogno di capire cosa ho alla mano che si sta aggravando. Vorrei sapere da qualcuno di voi, se c'è un ospedale dove mi possano curare la mano senza fare un tampone e se ci sono degli avvocati disposti a difendermi. Grazie a tutti per la vicinanza e cerchiamo di mettere fine tutti insieme a questa pagliacciata e truffa. Io farò di tutto affinché i colpevoli e i complici di questo sistema marcio fino al midollo ne paghino le conseguenze. Per me è una guerra, ormai e la devo vincere a tutti i costi, anche a costo di perdere una mano''.


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