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Maglie, proiezione del docufilm ''Il frutto dei Sogni'' sulla vita di Antonio Ciullo

Martedì 2 aprile, alle ore 18.30, al cinema multisala Moderno per celebrare l'80enne memoria storica della città ci sarà anche Albano Carrisi.

Appuntamento con la memoria, la storia e le radici, martedì 2 aprile alle ore 18:30 al cinema multisala Moderno di Maglie, dove sarà proiettato per la prima volta il docufilm “Il frutto dei Sogni”, per la regia di Giuseppe Fersini, che narra la storia di Antonio Ciullo, 80 anni di Castro, anima dell’universo che ruota attorno alla pregiata cozza castrense famosa in tutta Italia, e imprenditore d’altri tempi. L’11 aprile prossimo il docufilm sarà poi proiettato a Tricase.

Un dono che Ciullo ha voluto fare alla moglie e ai figli, alla sua famiglia ma soprattutto a Castro di cui è memoria storica vivente, in occasione degli 80 anni, da festeggiare con la sua comunità, ripercorrendo l’evoluzione e la crescita di un paese di mare attraverso interviste, immagini inedite, raccolte e divenute un film grazie al lavoro di Giuseppe Fersini, già Comandante della Polizia locale, amante della memoria e già autore di “Otranto a.D. 1480” e “La leggenda di Castro in Terra d’Otranto”.

Ad aprire la serata del 2 aprile, i sindaci di Maglie e Castro, Ernesto Toma e Luigi Fersini. Seguirà la proiezione del docufilm e poi sarà la volta dell’intervento di Antonio Ciullo e dei figli. Chiuderà la serata Albano Carrisi, ospite d’eccezione e storico amico di Antonio.

LA STORIA DI ANTONIO CIULLO
Mutuando la tradizione di famiglia, sulla scorta della fatica di mamma Nina e papà Nzinu, Antonio Ciullo portò avanti col fratello Mario la storica pescheria d’eredità, che è ancora oggi attiva. Non si è mai fermato, ha scelto di restare in casa sua ma fare ricerca, migliorare e allargare l’attività alla ristorazione e alla ricettività. Un mondo forte della semplicità, dell’umiltà e della voglia di lavorare senza sosta, di Antonio. Oggi quella piccola realtà è un universo vivo, come il nome “MareVivo” che riporta al magazzino in cui ancora oggi apre le cozze nere, pregiate e “coltivate” nelle acque di Castro tanto da essere un presidio d’eccellenza balzato agli onori delle cronache e non è raro vederlo a cucinare proprio quei mitili prelibati, alla maniera delle nonne di un temo, e offrirle ad amici e avventori. È quello il frutto del sogno, un ingrediente povero ma prezioso e identitario, attorno al quale ruotala storia di una famiglia, di un paese, di un pezzo di Salento autentico. Nel 2022, Antonio Ciullo ha ricevuto l’ambìto premio “Castrum Minervae”.


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