Cronaca Società Carmiano 

Il Generale salentino Solazzo nuovo comandante dei carabinieri a Milano

L’alto ufficiale, 54enne, è nato a Carmiano

Fare squadra con le Istituzioni; attenzione alle fasce deboli e allo spaccio di droga da cui derivano anche quei “reati predatori” che vanno a colpire “l’intimità del cittadini” per il cui ascolto l’Arma dei carabinieri ha la sua vocazione.
Come riportato da Ansa, sono alcuni dei fronti su cui lavorerà il nuovo comandante provinciale dei carabinieri di Milano, il generale Pierluigi Solazzo, che ha preso servizio nei giorni scorsi e oggi ha incontrato la stampa Solazzo, 54 anni, ha prestato servizio dal 2018 al 2021 come comandante provinciale dei carabinieri di Bologna, nel periodo di gestione della pandemia, e dal 2021 al 2023 ha ricoperto l'incarico di Capo Ufficio operazioni del Comando dell'Arma.

L’alto ufficiale, nato a Carmiano, in provincia di Lecce, ha intrapreso la carriera militare nel 1989 e, tra le prime cose che si è ripromesso di fare, è incontrare i sindaci anche della provincia per ascoltare le loro esigenze.

«Confesso di essere emozionato di essere qui, emozionato ma pronto». Prendendo in prestito una citazione calcistica da Luciano Spalletti, da poco allenatore della Nazionale, - ha dichiarato il generale Solazzo - al Comandante Generale ho detto: «Non so se ha scelto il miglior Comandante provinciale per Milano, ma Le posso assicurare che a Milano ci sarà il miglior Pierluigi Solazzo. Sempre restando sul paragone calcistico, di cui sono un grande appassionato, da buon tecnico e selezionatore è fondamentale puntare su tre punti cardine: collaborazione, ascolto e impegno».
L’alto ufficiale dell’Arma ha poi aggiunto: «Questa è una città di importanza strategica per il Paese e per l'Arma. Arrivo a Milano con voglia e senso di responsabilità per un incarico di massima importanza, che richiede impegno e concentrazione massimi per contribuire alla sicurezza di questa città. Una delle mie priorità sarà lavorare con le altre istituzioni, credo molto nel lavoro di squadra. Nello spirito di squadra, l'Arma deve essere un'istituzione aperta al cittadino, capace di ascoltare i bisogni della gente e di fare sistema con gli altri, dalla Prefettura alla Questura, passando per la Guardia di finanza e le polizie locali. Senza dimenticare la Procura della Repubblica. I nostri propositi sono improntati all’apertura, all’ascolto e all’essere vicini ai bisogni del cittadino. Questo è il Dna dell'Arma, uno spirito che va rivitalizzato. Assicuro tanta attenzione per le fasce deboli, soprattutto contro la violenza di genere. Già c'è un'idea di organizzare incontri di confronto e formativi per i nostri operatori affinché ci sia uno scambio continuo con i magistrati che seguono il fenomeno. E chiaramente attenzione agli anziani e ai fenomeni criminali principali, soprattutto la droga, contro quelle piazze di spaccio che poi portano i problemi che fanno nascere la criminalità predatoria, che è quella che dà tanto fastidio perché colpisce l'intimità del cittadino. Combattere una significa combattere l'altra. Noi ci dobbiamo occupare del controllo del territorio, che deve andare insieme al governo del territorio. Questa sinergia sul territorio deve funzionare, per questo nei prossimi giorni incontrerò i sindaci dei vari comuni e da loro ascolterò quali sono i problemi del territorio, così insieme cercheremo di risolverli. Perché la squadra deve vincere, la squadra sono le istituzioni, ma anche le comunità devono svolgere il loro ruolo. Ascolteremo e collaboreremo – ha concluso il generale Solazzo - con tutte le espressioni associative sul territorio».

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