Lecce, su quali giocatori puntare in questo rush finale di stagione

Quando siamo giunti ormai alla fase finale della stagione 2023/2024 di Serie A, è tempo di bilanci in casa Lecce. Questo 2° campionato consecutivo disputato nella massima serie dai salentini si è rivelato complicato. La società del presidente Sticchi Damiani, dopo aver conquistato lo scorso anno una salvezza complicata, ma meritata, ha dovuto cambiare guida tecnica: via Baroni, passato al Verona e che aveva portato i salentini dalla Serie B alla A, e panchina affidata a D’Aversa. All’inizio del campionato in molti erano scettici sulle possibilità di salvezza dei salentini, ma l’operato di Corvino si è dimostrato sempre efficace.

Il Ds, salentino di nascita, ha allestito negli anni una squadra interessante senza spendere grosse fortune, ma dovendo fare i conti con l'auto sostenibilità del club; il Lecce, la scorsa stagione ha chiuso il campionato al 16° posto, miglior piazzamento dalla stagione 2004/2005, l’ultima proprio di Corvino in Salento prima di cominciare nuove avventure tra Firenze e Bologna. E non solo, perché il Lecce ha trionfato nel Campionato Primavera, riportando in salento il massimo risultato giovanile nazionale 19 anni dopo l’ultima volta.

Ma torniamo a parlare di questa stagione: l’ingaggio di D’Aversa ha portato i salentini a cambiare col passato e i risultati, almeno all’inizio, hanno dato ragione: Infatti l’inizio di campionato del Lecce  è stato infatti da favola, con un piazzamento momentaneo addirittura da Champions League.

Da quel momento in poi le cose sono cambiate, anche se la stagione dei salentini non è mai stata in pericolo; la zona retrocessione è stata quasi sempre a debita distanza e qualche soddisfazione è arrivata, pensando al pareggio casalingo per 2-2 contro il Milan e quello successivo sempre in casa contro il Bologna, che sta incantando in questa Serie A.

Qualcosa però deve essersi rotto nelle ultime giornate, dato che il margine dalla zona retrocessione si è assottigliato sempre più, fino ad arrivare all’episodio post sconfitta esterna contro il Verona, che ha visto protagonista in malo modo l’allenatore D’Aversa: la testata ad Henry è costata l’esonero al tecnico, anche se il direttore Corvino ha ribadito che ne avrebbe fatto a meno: ''I fatti accaduti nel match contro il Verona, hanno portato la società a dover prendere delle decisioni inaspettate e trovarsi davanti ad un altro problema da risolvere, ovvero il sostituto di D'Aversa''. Peccato per questa macchia sulla stagione dei salentini, che adesso è ripartita con Gotti e con una squadra chiamata a rispondere presente per non buttare quanto di buono fatto fino a questo momento.

Il parco giocatori del Lecce è davvero interessante e sicuramente pronto per conquistare la 2^ salvezza di fila in Serie A. La fase difensiva può fare affidamento su ottimi giocatori come Falcone in porta (che ha offerto prestazioni top) Baschirotto e Gendrey in difesa, anche se il centrale italiano ha trovato qualche difficoltà di troppo rispetto a quanto fatto lo scorso anno. A centrocampo invece spicca la stella di Oudin, centrocampista offensivo di qualità che ama spaziare su tutto il fronte della trequarti, dotato di un mancino molto delicato: parlano per lui le 3 reti messe a segno in questa stagione. A guidare l’attacco invece è esplosa la stella di Krstovic, autore di 5 reti in 25 gare (2 in casa e 3 in trasferta), rapace in area di rigore e dotato di un’ottima freddezza. Oltre a lui, in avanti non possiamo non citare Piccoli e Banda, che si sono fatti trovare pronti nel momento opportuno.

In ultimo, rispetto allo scorso anno ci si sarebbe aspettati qualcosa in più da Almqvist, che come ala d’attacco ha segnato 2 reti, ma c’è da dire anche che un infortunio l’ha condizionato per qualche giornata. Dunque non sappiamo quale sarà la sorte del Lecce, ma i giocatori che abbiamo citato hanno tutte le carte in regola per trascinare i salentini alla salvezza, anche perché Krstovic e Almqvist sembrano avere ancora delle risorse da mettere in campo.

Cosa pensano i quotisti in merito alla salvezza del Lecce?
Dunque si prospetta un finale di stagione tutt’altro che semplice per i salentini che adesso si sono affidati in panchina a Luca Gotti tecnico conosciuto in passato dal ds Corvino e che ha fatto bene nella sua esperienza ad Udine. Partito dalle giovanili del Milan, in carriera ha allenato squadre dilettantistiche, oltre a fare il vice a Parma e Bologna, prima di diventare, nella stagione 2018-2019, collaboratore tecnico dell'allenatore Maurizio Sarri al Chelsea. Nella stagione successiva poi è stato vice di Igor Tudor all'Udinese, fino a diventarne allenatore della 1^ squadra all'esonero del tecnico croato. Sia ad Udine che a Spezia in seguito, Gotti ha fatto un buon lavoro, lasciando poi la panchina in seguito a risultati deludenti arrivati col tempo. I quotisti dei più celebri bookies italiani, tra cui Betsson, ritengono che il Lecce sia tra le candidate alla salvezza, anche se il calendario dei salentini sarà comunque complicato da qui alla fine, dovendo affrontare sia squadre impegnate nella lotta salvezza che per un posto in Europa. E in caso di salvezza, per il Lecce sarebbe comunque una festa, anche perché rimarrebbe nella massima serie una squadra del Sud.

Il Lecce infatti è il 3° club dell'Italia meridionale per numero di campionati disputati nelle prime 2 serie professionistiche: sono 18 le partecipazioni alla Serie A, in cui ha esordito nella stagione sportiva 1985-1986, con il miglior piazzamento ottenuto nella stagione 1998-1989. Sono ben 29 le partecipazioni alla Serie B, dove ha debuttato nella stagione sportiva 1929-1930. E poi c’è da sottolineare il calore del pubblico che ad inizio stagione ha manifestato la propria vicinanza alla squadra sottoscrivendo un numero record di abbonamenti: più di 20.000 le tessere sottoscritte dai supporters salentini, a dimostrazione dell’importanza e dell’entusiasmo che la conferma in Serie A della stagione precedente ha portato in tutto l’ambiente. Ed infatti anche il presidente Sticchi Damiani ha ribadito che, per raggiungere la salvezza, i calciatori dovrebbero avere la stessa passione dei tifosi che percorrono tanti chilometri ogni domenica e riempiono il "Via del Mare" e non solo.