Cronaca Lecce 

Operazione “Cinemastore”, chiesti 4 secoli di carcere

Quattro secoli di carcere per 46 presunti affiliati alla nuova Sacra Corona Unita. A chiedere una condanna durissima il sostituto procuratore della Direzione distrettuale antimafia Guglielmo Cataldi d...

Quattro secoli di carcere per 46 presunti affiliati alla nuova Sacra Corona Unita. A chiedere una condanna durissima il sostituto procuratore della Direzione distrettuale antimafia Guglielmo Cataldi di Lecce nel processo scaturito dall’operazione “Cinemastore” in corso davanti al gup del Tribunale di Lecce Carlo Cazzella. Il sostituto procuratore ha chiesto per la moglie del capoclan, Carmela Merlo, 6 anni di reclusione, 18 per il fratello di Nisi, Giuseppe, 15 per l’altro presunto capo promotore dell’organizzazione mafiosa Pasquale Briganti e 10 per Teodoro De Nuccio, che operava nel Capo di Leuca. Gli indagati sono in totale 62: le accuse vanno  dall’associazione a delinquere di stampo mafioso, all’estorsione, al traffico di stupefacenti e gioco d’azzardo. In 46 hanno chiesto e ottenuto di essere giudicati con il rito abbreviato, tra cui Nisi. Tra loro, proprio il boss, Roberto Nisi, che ieri è stato interrogato nell’aula bunker di Lecce dal pubblico ministero. L’uomo ha dichiarato di essere il capo e il punto di riferimento della criminalità leccese. Il prossimo 17 ottobre toccherà ai legali degli indagati replicare, i quali verosimilmente chiederanno l’assoluzione.  

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