Salute Sette Lecce 

Focus sul centro Asl/Le: per sapere tutto sui vaccini dopo la prima condanna per fake news

Le dottoresse Beatrice Cleopazzo e Giuseppina Sena: “Siamo state anche aggredite da alcuni genitori scettici sui vaccini, ma noi salviamo la vita dei loro bimbi”. Il centro leccese pe...

Le dottoresse Beatrice Cleopazzo e Giuseppina Sena: “Siamo state anche aggredite da alcuni genitori scettici sui vaccini, ma noi salviamo la vita dei loro bimbi”. Il centro leccese per le vaccinazioni ha bisogno di qualche rinforzo e di una sede nuova a piano terra: per il resto funziona benissimo accogliendo ogni settimana centinaia di bambini. E’ bello immaginare le dottoresse che presidiano il centro vaccinazioni dell’Asl di Lecce, in via Miglietta, come delle “fate buone” che proteggono i nostri bambini da spaventosi Moloch. Forse è in questo modo che dovremmo esorcizzare la dolorosa iniezione che fa piangere i nostri figli per continuare a farli sorridere dopo. Invece qualche genitore affetto da complottismo e credulità continua a vedere le “vaccinatrici” come il nemico che trama contro il proprio bambino. “Spesso subiamo delle aggressioni verbali non proprio piacevoli da parte dei genitori: alcuni dopo si ricredono, ma con l’irrazionalità non è mai facile combattere” – confessano alcune dottoresse, al margine dell’intervista che abbiamo realizzato nel loro “quartier generale”. Serviranno le notizie della stampa seria a far capire che è necessario ascoltare solo la parola della scienza, che si confronta, viene testata e infine accettata? L’ENNESIMA ESPLOSIVA FAKE NEWS, MA ORA C’E’ UNA CONDANNA Cominciamo col dire che la settimana scorsa è arrivata la prima sentenza innovativa di condanna per una fake news: quattrocento euro di multa per procurato allarme, condanna emessa nei confronti della rappresentante “No Vax”, Magda Piacentini. La manifestante aveva affisso dei cartelli a Modena in cui si diffondevano false notizie. “Non speculate sui bambini, vogliamo la verità sui danni dei vaccini: 21.658 danneggiati nel triennio 2014-2016 secondo i dati AIFA”- recitava il manifesto. Il problema è che i dati riportati e attribuiti all’Agenzia del Farmaco non sono corretti: quei numeri si riferivano alle “segnalazioni sospette” e non ai danni procurati dai vaccini. Le fake news di questo tipo contribuiscono a diffondere allarmismi e pregiudizi nelle fasce di popolazione più versate al complottismo con tutta una serie di danni collaterali: sì, perché un bambino non vaccinato è un pericolo pubblico per gli altri bambini, visto che anche un morbillo può scatenare un’encefalite. Le due associazioni “no vax” interessate prendono subito atto dell’errore e correggono i cartelloni, ma è ormai troppo tardi: l’Ausl di Modena ha già sporto denuncia per procurato allarme. Per la Gip, Paola Losavio, il reato era già stato commesso una volta esibiti i cartelloni. D’ora in poi tutti sperano che le bufale non siano più gratis. “Libertà di parola non significa inventarsi che c’è una bomba in una stadio affollato” – ha commentato sul Messaggero Roberto Burioni, professore ordinario di Microbiologia e virologia del San Reffaele di Milano. La lotta all’ignoranza e alle fake news è lunga, ma questo può essere un primo passo. UFFICIO VACCINAZIONI DOPO IL CROLLO DEL SOLAIO: NUOVA SEDE E LA SPERANZA CHE ARRIVINO I RINFORZI Il crollo di un solaio al primo piano, disabitato e inagibile, che si trova sopra agli uffici Asl, ha costretto l’Ufficio Vaccinazioni leccese a uno stressante trasloco. Ora si trova nell’immobile di via Miglietta, al secondo piano: si tratta di una sede che dovrebbe essere provvisoria. Questo tipo di uffici non possono che stare al piano terra per permettere a tutti di raggiungerlo con più facilità e, comunque, servono uffici più spaziosi. Il personale è preparato, paziente (anche quando subisce gli sfoghi di alcuni no vax) e possiede un grande spirito di sacrificio. E’ necessario aumentare l’organico: gli accessi sono centinaia ogni settimana, soprattutto nei mesi invernali: i rinforzi dovrebbero essere solo una questione di tempo. LE INTERVISTE ALLA RESPONSABILE SANITARIA DELL’UFFICIO VACCINAZIONI ASL LECCE, DOTTORESSA BEATRICE CLEOPAZZO, E ALLA DOTTORESSA GIUSEPPINA SENA, SPECIALISTA IN IGIENE E MEDICINA PREVENTIVA Dottoressa Cleopazzo, come procede il lavoro dopo il trasferimento in un’altra struttura? Quanti sono gli accessi giornalieri? “Facciamo vaccinazioni ai bambini, ma anche quelle internazionali di chi viaggia all’estero: parliamo di almeno cento bambini al giorno. Tra bambini e adolescenti i numeri sono molto alti. I viaggiatori sono un numero più ridotto, ma la programmazione con loro è molto difficile, perché bisogna ‘inseguirli’. Questo tipo di vaccinazioni non possono essere improvvisate all’ultimo momento. Ci vogliono 10 o 15 giorni perché i vaccini abbiano effetto”. Qualcuno pensa che sia sufficiente vaccinarsi e partire… “La febbre gialla, per esempio, deve essere iscritta sul libretto 10 giorni prima: questo fa capire che ci vuole almeno quel periodo di tempo per avere un’immunità e una protezione tale da poter affrontare il Paese di destinazione. I viaggiatori spesso sono viaggiatori in tutti i sensi: molti sono studenti fuori sede. Qui di pazienti adulti ne vacciniamo circa 350 all’anno, ma i numeri sono più alti perché tante persone possono fare i ‘richiami’ accedendo allo stesso servizio”. Possono vaccinarsi tutti? Come si procede? “Ogni vaccinazione è personalizzata: si fanno prima delle indagini. Si controlla anche lo stato immunitario del soggetto per poter fare i ‘richiami’, oppure per procedere a un vaccino nuovo”. Qual è il vaccino più richiesto dai viaggiatori? “La profilassi antimalarica è molto importante e la diarrea del viaggiatore, che è infettiva e può danneggiare l’intestino con parassiti e virus che sono presenti nelle acque non potabili”. Quali sono le controindicazioni dei vaccini? “Sono rischiosi in gravidanza, anche se esistono dei vaccini per la pertosse e antitetanica che non procurano contrindicazioni. Ci possono essere dei problemi per il sistema immunitario, se non si approfondisce prima”. Come vanno le vaccinazioni dell’HPV? “A 12 anni ci si deve vaccinare e per ora sembra che le famiglie l’abbiano capito. Non abbiamo mai avuto controindicazioni dal vaccino per il Papilloma. Bisogna farlo per mettersi al sicuro anche dal rischio di cancro”. Avete bisogno di rinforzi con tutti questi pazienti, vero? “Sì, attendiamo rinforzi. Ho un personale molto valido e preparato, anche gli Oss sono bravissimi e ci aiutano perfino a livello di segreteria. Straordinari professionisti anche i 5 infermieri che lavorano con noi. Sono orgogliosa di tutti loro e dei medici, che di base sono quattro e si alternano con tre medici. Il direttore Fedele ci ha promesso i rinforzi a breve. Quindi, siamo fiduciosi”. LA FATA CHE SALVA I BAMBINI DAL MOLOCH: L’INCONTRO CON LA DOTTORESSA GIUSEPPINA SENA Il frigo dell’ambulatorio della dottoressa Giuseppina Sena è pieno di vaccini da iniettare in giornata: è il fluido magico che, come nelle favole, tiene lontani i mostri dalle vite dei nostri piccoli. Dottoressa Sena, la condanna contro le fake news dei no vax può aiutare la gente a capire. Però la “balla spaziale” dei vaccini che producono l’autismo non è del tutto debellata… “La scienza ha dimostrato che non esiste nessun nesso tra autismo e vaccino: è una storia superata da 20 anni. Le complicazioni sono solo febbre e una reazione locale d’indurimento, un nodulo nella parte in cui inoculiamo il vaccino. Alcune reazioni sono di malessere generale e inappetenza. Ma si stratta di sintomi gestibili. Niente a confronto di quello che si rischia con le epatiti B –A, oppure con il morbillo e altro. Mi piace pensare che somministrando i vaccini contro epatite B e HPV noi abbiamo la possibilità di prevenire i tumori. Non è una cosa da poco. Preveniamo i carcinomi epatici, della cervice uterina, oro-faringei e dell’apparato genitale maschile. Fare il vaccino significa prevenire tutto questo”. Il vaccino può servire anche dopo aver contratto il Papilloma, come affermano le ricerche del dottor Carlo Foresta? “Può impedire le recidive: previene anche condilomi e i papillomi che sono formazioni benigne recidivanti. Con la vaccinazione si può prevenire anche un carcinoma C 1 nella fase iniziale. E’ importante che il medico vaccinatore spieghi l’importanza che il vaccino venga fatto anche dal partner. Questo tipo di vaccino previene la sterilità maschile spesso provocata dal Papilloma”. E’ necessario produrre l’ “effetto gregge”… “L’immunità di gregge è molto importante: un’alta copertura favorisce una diminuzione della diffusione di malattie gravi. Il nostro sogno è di debellare il morbillo che produce encefaliti: la più grave è la panencefalite sclerosante subacuta, causata da un virus che in passato sottovalutavamo. A questo tipo di gravi malattie sono esposti gli adulti che non sono stati vaccinati. Malattie come la parotite e altre malattie possono scatenare effetti gravissimi sull’adulto. Si pensi alla rosolia sulle donne gravide: ho avuto in cura una mamma che purtroppo ha contratto questa malattia in gravidanza e ha dato alla luce un bimbo con problemi gravi ai vari organi. Persino la varicella procura l’encefalite: abbiamo avuto diversi casi a Lecce. Non sono nemmeno mancati tanti casi di meningite di gente non vaccinata: abbiamo perso diversi giovani a causa di questa malattia. Anche i vaccini non abbligatori, solo consigliati, è meglio farli”. E’ difficile comunicare la scienza in un mondo di fake news… “Da noi vengono conviventi di gente che ha l’HIV e li immunizziamo dall’epatite B. La nostra Regione è avanti nella prevenzione dell’Epatite A e di questo ne siamo orgogliosi. Stiamo facendo molti passi avanti: anche le fake news saranno sconfitte”. Come funzionano i vaccini? “Sei accessi vaccinali nei primi anni di vita: tre dosi di esavalente-pneumococco e tre dosi di meningococco B. Nel secondo anno di vita completiamo con morbillo, parotite, rosolia, varicella, epatite A, meningococco B (quarta dose) e meningococco C (unica dose), che poi viene richiamata a 12 anni. Il calendario prevede 6 dosi nel primo anno di vita”. Il decreto Lorenzin andava bene? “Secondo me sì. Molti genitori non sono consapevoli dei rischi a cui vanno incontro i loro figli. L’obbligo, a mio avviso, ha un significato. Abbiamo subito aggressioni da chi vede il medico vaccinatore come un nemico. Rivolgo un appello a tutti: vaccinatevi serenamente!”. Gaetano Gorgoni

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