Scontri dopo Lecce-Carpi, condanne più miti per gli ultras

Il giudice, nel processo in abbreviato, ha abbassato le pene per gli imputati. Condanne più leggere per gli ultras leccesi responsabili dei disordini dopo la partita Lecce-Carpi dello scorso anno che costò la promozione ai giallorossi. Durante il processo in abbreviato, il giudice non ha accolto le richieste del sostituito procuratore Massimiliano Carducci che aveva conteggiato almeno 40 anni di carcere complessivi. Quattordici le condanne comminate; Andrea Bufano, 36enne originario di Maglie ha ottenuto l’assoluzione dall’accusa di resistenza aggravata a pubblico ufficiale ragione per cui era stato in carcere per sei mesi e la condanna ad un anno (rispetto ai quattro anni richiesti) per invasione di campo. A due anni e quattro mesi è stato condannato Antonio Angelè Carmine, 41 anni, di Matino; Francesco Cannoletta, 27enne di Castromediano, ad un anno e sei mesi di reclusione (pena sospesa); Cristian Capoccia, 30 anni, di Lecce, a due anni (pena sospesa); Andrea De Giorgi, 37 anni, di Lecce, a due anni e tre mesi; Simone Giannini, 29 anni, di Lecce, a due anni e sei mesi; Gabriele Greco, 28 anni, di Lecce, a 2 anni e 6 mesi; Renato Orlando, 42, di Morciano di Leuca, ad 1 anno e 6 mesi (pena sospesa); il 23enne Antonino Raccardi, di Palermo, accusato di essere il responsabile dell’incendio della jeep della polizia, a 3 anni e 10 mesi; Massimiliano Stefanizzi, 34 anni, di Firenze, a due anni, (pena sospesa); Riccardo Tondo, 31 anni, di Lecce, a 2 anni e 6 mesi; Salvatore Persano, 21 anni, di Lecce e  Fabio Campa, 32 anni, di Melpignano, ad 8 mesi di carcere (pena sospesa); Nicola Pinto, 27 anni, di Lecce, ad un anno e a 4 mila euro di ammenda. Il giudice ha condannato gli ultras al risarcimento del danno in favore della Lega Pro con 14 mila euro.