Lecce Movida senza regole, anche Lecce tra le dieci città coordinamento nazionale Residenti di tutta Italia si incontreranno domani a Milano per dare il via a “No Vida”, proposte e risposte concrete, locali e nazionali. Gli eccessi della movida coinvolgono i ci... 18/02/2014 a cura della redazione circa 2 minuti Residenti di tutta Italia si incontreranno domani a Milano per dare il via a “No Vida”, proposte e risposte concrete, locali e nazionali. Gli eccessi della movida coinvolgono i cittadini di tutta Italia. Non solo i residenti del centro di Lecce, ma anche quelli di Milano, Torino, Genova, Acqui, Casale Monferrato, Brescia, Firenze, Roma e Venezia sono assolutamente decisi a farsi sentire. Sono i comitati di abitanti di quartieri ad alta densità di locali e dei centri storici di tutta Italia. Gente diversa ma con in comune un problema concreto, troppe volte sempre uguale: la “mala movida”, accompagnata dall’assenza di risposte concrete da parte delle amministrazioni locali. L’appuntamento è per domani a Milano, al Cinema delle Colonne di San Lorenzo, nel cuore della movida meneghina. Cittadini che in tutta Italia subiscono gli effetti collaterali della movida selvaggia e organizzazioni culturali e ambientali daranno vita al primo incontro nazionale sul tema: l’intento è quello di creare un Coordinamento Nazionale per confrontarsi su una situazione che in troppe città raggiunge livelli kafkiani tra assenza di regole certe, controlli inesistenti, inciviltà e degrado. E per fare proposte concrete a livello locale e nazionale. L’incontro verrà aperto da una lettera di Massimo Cacciari sulla situazione delle Colonne di San Lorenzo a Milano. I problemi? Gli stessi segnalati invano da anni: l’annullamento del diritto al riposo, il degrado dei quartieri, i traslochi obbligati, il calo dei valori immobiliari, i monumenti storici e artistici in pericolo e un generale impoverimento della socialità in tutta Italia. “Le nostre sono richieste di buon senso e civiltà -dicono dal nascente Coordinamento- Lavoro e impresa sono fondamentali, ancor più in una situazione di crisi. Ma possono e devono essere tutelati nel rispetto della convivenza democratica”. Il Coordinamento mira a fare luce sugli aspetti allarmanti della cultura dello sballo, sempre più correlata ad alcolismo giovanile, spaccio di droga, interessi illeciti e vandalismo. I residenti di tutta Italia chiedono “di salvaguardare il diritto al riposo e alla salute degli abitanti delle zone consegnate alla movida senza regole, ma anche di tutelare i monumenti, le chiese, il patrimonio ambientale, vincolando le amministrazioni al loro dovere istituzionale di applicare la legge”. Per realizzare finalmente anche in Italia, come già avviene in tutta Europa, “modalità di divertimento sotto il segno della civiltà e del rispetto dei diritti tutelati dalla Costituzione”.