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Divieto di installare antenne, sei Comuni contro il 5G: «Nessuna certezza sui possibili rischi per la salute»

I Comuni di Morciano di Leuca, Racale, Parabita, Neviano, Nociglia e Aradeo hanno emesso ordinanze di divieto di installazione delle nuove infrastrutture

Per ora sono sei i Comuni del Salento che hanno detto no al 5G, la nuova tecnologia per la comunicazione mobile che consentirà connessioni più rapide per gli smartphone e soprattutto permetterà di “far dialogare” gli oggetti (elettrodomestici, infrastrutture pubbliche ecc.) e realizzare così il cosiddetto “Internet delle cose”. Contro questo tipo di tecnologia si sono sollevati i dubbi di alcuni scienziati e studiosi che temono che possa comportare rischi per la salute delle persone e non solo. Tra le voci critiche c'è quella dell'Isde, l'associazione internazionale medici per l'ambiente che cita in particolare lo SCHEER (Scientic Committee on Health, Environmental and Emerging Risks), commissione tecnico-scientica della Comunità europea che inserisce il 5G tra i 14 massimi fattori di rischio emergenti per la salute e l’ambiente.

A condividere le preoccupazioni per la salute dei cittadini ci sono anche alcuni sindaci che, negli ultimi giorni con apposite ordinanze, hanno vietato l'installazioni di antenne 5G nel territorio comunale. Tra i primi quello di Racale nel gennaio scorso a cui sono seguiti Morciano di Leuca e Aradeo il 18 marzo scorso. A questa sono seguite altre iniziative analoghe a Parabita, Neviano e Nociglia: in tutte le oridinanze approvate in questi giorni si fa riferimento ad una mancanza di studi scientifici univoci sui rischi dei nuovi campi magnetici su ambiente e persone. 


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