Società Università Unisalento, incontro con l’Onu per discutere dei Servizi Generali Ad ospitare il terzo appuntamento sulle SB, l’amministrazione comunale di Andrano e il Dirigente Scolastico dell’Istituto Comprensivo Statale del paese, Ivano De Luca 01/03/2023 circa 6 minuti «L’Università del Salento ha organizzato un incontro con il Sottosegretario delle Nazioni Unite, insieme all’ambasciatore italiano ONU, per discutere della più importante base, i Servizi Generali: un ponte per un progetto di globalizzazione positiva che noi potremmo cavalcare. Geograficamente, siamo nel cuore del Mediterraneo - ha dichiarato il Rettore dell’Unisalento, Fabio Pollice, durante il terzo convegno firmato Next Eu e Unisalento, sulle Società Benefit, organizzato ad Andrano lo scorso venerdì – Il nostro Paese racchiude una cultura di mediazione e dobbiamo costruire insieme un modello di economia diversa, spetta a noi e non agli americani, ai tedeschi, ad altri popoli: le società benefit rappresentano di fatto un modello di sviluppo economico innovativo a concezione italiana».Ad ospitare il terzo appuntamento sulle SB, l’amministrazione comunale di Andrano e il Dirigente Scolastico dell’Istituto Comprensivo Statale del paese, Ivano De Luca.L’associazione Next Eu si occupa sin dagli esordi delle società benefit e, grazie allo studio costante della tematica insieme all'Università del Salento, si è arrivati alla legge regionale pugliese (promotore della legge, l’assessore regionale Alessandro Delli Noci) che istituisce un albo specifico. Il Presidente dell’associazione, Marco Sponziello, ha moderato l’incontro, entusiasta di affermare che la Puglia può essere presa a modello per tutte le regioni di Italia e a capofila di un percorso unitario nazionale sulla sostenibilità e l'innovazione. Non solo: in tutta Europa, le società benefit esistono solo in Italia. «Possiamo definire questa categoria come un quarto settore - spiega il professore Sponziello - perché si tratta di aziende che investono sia dal punto di vista imprenditoriale che territoriale, garantendo sostenibilità e innovazione. E ciò rileva anche in sede di Unione Europea, perché dal 2026 tutte le grandi imprese dovranno rendicontare in bilancio in base agli ESG (Environmental Social Governance) ciò che le aziende lasciano sul territorio, come beneficio comune. Da questa piccola comunità – continua Sponziello – attivissima e rappresentativa dell'identità salentina migliore, lanciamo l'idea di creare i Distretti dell'Innovazione, della Sostenibilità e delle Società Benefit, proprio qui, a Sud, nel cuore del Salento».Il Sindaco di Andrano, Salvatore Musarò, si è allineato al filo conduttore della tavola rotonda, spiegando che «come comune, ci siamo sempre posti l’obiettivo di fare rete, ecco perché lo inseriamo sempre nel programma di amministrazione. Abbiamo colto con convinzione ed entusiasmo l'idea di creare qui il tavolo di confronto sulle SB, perchè crediamo che solo un modello d'impresa come questo possa garantire sviluppo coerente con la nostra identità, dando la possibilità ai nostri giovani di restare qui e creare valore».Anche il Presidente di Confindustria Giovani Puglia, Alessio Nisi, ha ribadito che lo spirito insieme naturalistico e imprenditoriale serve da stimolo per far emergere le aziende in chiave etica; per Leonardo Bianchi (Presidente Ass. Scuola Italiana - Comitato di Lecce) è fondamentale saper comunicare e orientare verso le società benefit già nella fase di progettazione.Tra i relatori, anche Salvatore Rizzello, ordinario di Economia Politica presso l’Unisalento, che ha ricordato che le società benefit hanno il compito essenziale di migliorare il contesto ambientale e sociale in cui operano. Il professore si è soffermato su un aspetto critico: «La legge regionale, pur essendo straordinaria, appare deficitaria sul versante della domanda: la capacità di riuscire ad essere vincenti, da parte di queste imprese, passa dal comportamento dei consumatori, che spesso è indissolubilmente inerziale, legato a consuetudini e abitudini e ed è proprio lì che bisogna agire. Cruciale allora è il ruolo della formazione, partendo dalle scuole dell’infanzia sino alla ricerca universitaria, per creare questi nuovi modelli, andando ad individuare le trappole in cui tutti noi cadiamo da consumatori, ed è proprio chi ha responsabilità formative, politiche, amministrative, che deve attuare una serie di pratiche che portino l’utente a scegliere un prodotto, avendo già un bagaglio culturale che non lo faccia cadere nelle trappole cognitive del mercato. Occorre inoltre non solo perseguire la sostenibilità ambientale ma anche ridisegnare i luoghi di lavoro, per migliorare la qualità del lavoro di chi è all’interno dell’impresa».Il Dirigente scolastico dell’Istituto comprensivo di Andrano, Ivano De Luca, ha parlato di sensibilizzazione delle generazioni attraverso le varie materie, collegate all’educazione civica: «Da dirigente scolastico ritengo che ciò che permette di fare, di un’impresa, una società benefit, è proprio il ruolo della scuola e quindi l’educazione che essa riesce a trasmettere ai giovanissimi».Secondo l’Innovation manager Sabrina Sansonetti, il modello di comunità è l’unico modello sostenibile oggi, soprattutto in un territorio come il nostro, che pullula di micro-imprese: «Fare rete tra le società benefit significa sostenersi reciprocamente - spiega la dottoressa - D’altronde le SB nascono in America, da un idea dell’italiano Olivetti, che riteneva che più ingredienti potessero portare a un beneficio comune. Il Cloud abilita strumenti che, con l’intelligenza artificiale, danno la possibilità di riconvertire il potenziale delle aziende. Pensiamo alla riduzione delle emissioni di cO2 e a tutte quelle politiche energetiche che possono influire in maniera significativa sulle persone, che sono il motore della sostenibilità».Il Senatore Roberto Marti, Presidente della Commissione Senato di Pubblica Istruzione, Cultura, Sport e Ricerca, ha ricordato che quello che chiede il PNRR è proprio di realizzare un ponte tra scuola - università e il mondo del lavoro: «I finanziamenti del piano si fondano sull’interazione tra imprenditori del territorio e mondo della scuola e della Ricerca - ha spiegato il senatore - Credo che le società benefit rappresentino il modello ideale di fare impresa. La storia di una serie di funzioni per il nostro territorio la scriveremo in Senato e molto dipenderà dai suggerimenti che ci arriveranno dalla scuola e dall’Università».Dopo gli interventi delle istituzioni si sono susseguite le testimonianze delle prime aziende salentine che operano in realtà già da tempo come società benefit (senza esserlo state formalmente fin da subito): grazie alla loro viva voce, si è potuto comprendere più da vicino l’importanza di indirizzarsi verso questa tipologia di impresa. A ben guardare, queste aziende hanno solo conferito la veste giuridica di “società benefit” quale spontaneo corollario di un’impronta identitaria aziendale che già è fortemente ecosostenibile ed innovativa. Infatti, “N&B srl SB” della famiglia Scordari, da sempre si caratterizza per la sua forte vocazione naturalistica per la persona; Emanuele Monaco, patron di “Sacàra Spirits srl SB”, parte dal prodotto per eccellenza della nostra terra, l’ulivo, per mettere in atto la biodiversità attraverso i distillati, abbinando il gyn. Per far questo, le coltivazioni del brand sono non intensive ma estensive; la società benefit di Gianluca Monaco è invece convenzionata con Unisalento e altre università come il politecnico di Bari e lo IED di Bologna, perché intende lasciare qualcosa di solido alle generazioni future: «Benefit lo eravamo già culturalmente. Abbiamo solo messo nero su bianco ciò che in fondo ci ha da sempre caratterizzato».Giuseppe Pastore, dirigente della sezione Competitività Regione Puglia, ha affermato che «le società benefit contribuiscono, più di altre tipologie imprenditoriali, ad avvicinare sistemi produttivi e commerciali agli obiettivi di sostenibilità, superando quello tradizionale che mira al solo profitto economico: è il nuovo paradigma del terzo millennio».«Già da tempo la Regione Puglia porta avanti politiche di innovazione, creando opportunità di sviluppo sociale, sul territorio - conclude Gaetano Grasso, Project Manager di Innovapuglia Spa - E la Puglia ha un terreno fertile, ha la capacità di sviluppare l’approccio benefit in maniera esponenziale. L’azione pluriennale dei finanziamenti pubblici può essere uno stimolo ad avviare processi che vedano il cittadino più attivo nell’innovazione».
Eventi Giovanni Caccamo all’UniSalento per presentare il ''Manifesto del cambiamento'' 25/05/2023 Il cantautore sarà domani mattina al complesso Studium 2000 insieme alla scrittrice Cristina Dell’Acqua.
Sanità Accordo Asl Lecce e Unisalento per sviluppare la Telemedicina 25/05/2023 Prosegue la collaborazione dopo il corso di laurea in Medicina e Chirurgia e quello in Infermieristica
Cronaca Prezzi calmierati e servizi a misura di studente, così Monteroni punta a diventare città universitaria 23/05/2023 L’Amministrazione comunale punta ad ampliare l’offerta di alloggi per studenti, trasformando la cittadina in cittadella universitaria e rispondendo ad un fabbisogno stimato in 5000 posti letto.
Università ''Ingegneria delle infrastrutture, tecnologia e innovazione: linea AV verso il Sud'', convegno ad UniSalento 17/05/2023 Appuntamento oggi alle 15 nel complesso Ecotekne. Incontro promosso dal gruppo di Scienza delle costruzioni del Dipartimento di Ingegneria dell’innovazione e organizzato in collaborazione con l’Ordine degli Ingegneri della Provincia di Lecce e col Collegio Ingegneri Ferroviari Italiani.
Economia e lavoro Teoresi nuovo partner strategico di UniSalento: al via la formazione di 200 studenti per progetti innovativi legati a Smart Mobility e AI 10/05/2023 Il percorso avrà inizio l'11 e 12 maggio con un ciclo di incontri dedicato agli studenti delle lauree triennali e magistrali in Ingegneria.
Università Accademici libici in visita a Lecce 10/05/2023 Nell'ambito del progetto nazionale Erasmus+Ibtikar, coordinato da UniMed. Stamane la presentazione in Rettorato.