Cronaca Politica Tuglie Tuglie, il cimitero comunale a 20 metri dalle case In campo il Movimento 5 Stelle e il gruppo consiliare Viviamo Tuglie che chiedono verifiche. 11/04/2025 circa 1 minuto Dopo il consiglio comunale infuocato del 4 aprile scorso e il partecipato comizio pubblico in Piazza Garibaldi, il Movimento 5 Stelle di Tuglie e il gruppo consiliare Viviamo Tuglie tornano a denunciare con forza quanto accaduto nell’ultima assise, con particolare riferimento alla vicenda del cimitero comunale.«Durante la discussione sull’ampliamento del cimitero – spiega il capogruppo del M5S Lorenzo Longo – abbiamo segnalato che il nuovo campo di inumazione è stato realizzato a soli 20-25 metri dalle abitazioni, contrariamente ai pareri espressi dall’ASL sia nel 2013 che nel 2016, in cui si imponeva una distanza minima di 50 metri dal centro abitato. Ci siamo limitati a chiedere la verifica della legittimità delle delibere approvate, ma il Segretario Comunale, invece di mantenere un atteggiamento tecnico e super partes, si è inspiegabilmente alterato, arrivando a pronunciare una frase tanto sconcertante quanto grave: “Ah, quindi state cercando di coprire qualcuno?”».«Una frase – continua Longo – che ci ha profondamente colpiti e che riteniamo del tutto inaccettabile. Non solo perché infondata ma soprattutto, perché detta da chi dovrebbe garantire il corretto svolgimento dei lavori consiliari in maniera neutrale e istituzionale. Siamo stati offesi e delegittimati davanti all’intero consiglio comunale e alla cittadinanza, e per questo motivo ci vediamo costretti a scrivere formalmente alle autorità preposte per segnalare quanto accaduto e chiedere verifiche approfondite su tutta la vicenda».Nel corso del comizio pubblico in Piazza Garibaldi, il consigliere regionale del M5S Cristian Casili ha inoltre evidenziato le gravi responsabilità dell’amministrazione comunale in merito al Piano Generale di Bonifica, sottolineando come il Comune non abbia adottato gli atti necessari per richiedere l’esclusione delle particelle non servite dal tributo 630. Una grave mancanza che ha comportato, per molti cittadini, l’obbligo di pagare un contributo ingiusto, a differenza di quanto già ottenuto da altri Comuni della provincia di Lecce.«Da mesi denunciamo l’inerzia del Comune su questo fronte - hanno concluso i consiglieri del gruppo ViviAmo Tuglie - e non accettiamo che si provi ancora a scaricare la responsabilità sul Movimento 5 Stelle Regionale. La verità è che l’amministrazione, dal 2012 a oggi, non ha mai fatto nulla di concreto, e oggi i cittadini ne pagano le conseguenze».Il Gruppo Consiliare insieme al Consigliere regionale Casili annunciano nuove iniziative nelle prossime settimane e garantiscono che non abbasseranno la guardia: «Continueremo a fare opposizione seria e costruttiva, senza sconti a nessuno. Dalla parte dei cittadini, sempre».
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