Cronaca Società Lecce 

Lecce, presentato il progetto ''Ma' di parti e di rinascite nel carcere femminile''

Si tratta dell'iniziativa vincitrice del bando Futura-La Puglia per la parità lanciato dal Consiglio Regionale della Puglia. Ricerca e laboratorio nella sezione femminile del carcere leccese.

Presentato nella Sala conferenze della Casa Circondariale di Lecce il progetto vincitore del bando Futura-La Puglia per la parità lanciato dal Consiglio Regionale della Puglia, dal titolo Ma’- Di parti e di rinascite nel carcere femminile.

Alla conferenza stampa hanno preso parte Loredana Capone, Presidente del Consiglio Regionale della Puglia, Maria Teresa Susca, direttrice della Casa Circondariale di Lecce, Luigi De Luca, direttore del Polo biblio-museale di Lecce, Franco Ungaro, direttore dell’Accademia Mediterranea dell’Attore, le attrici-pedagoghe Carmen Ines Tarantino e Benedetta Pati insieme alla associazione Antigone e a Giovanni Chiriatti di Kurumuny Edizioni.

Si tratta di un progetto educativo incentrato sul tema dell'essere madri che si svolgerà all'interno della sezione femminile di alta sicurezza della Casa circondariale del capoluogo salentino coinvolgendo non solo un gruppo di detenute ma anche le donne madri dei settori educativo, amministrativo, medico e di polizia penitenziaria.

Le partecipanti sono chiamate a utilizzare i linguaggi del teatro e del video per indagare, raccogliere e restituire, all’esterno e all’interno del carcere, frammenti emotivi, visivi e narrativi sul tema. Tutte le donne coinvolte concorreranno alla costruzione di una trama innovativa e inedita, intessuta da più punti di vista, sguardi e reazioni.

L'obiettivo è quello di evidenziare la condizione delle madri recluse, attraverso un'attività di ricerca e di laboratorio teatrale che porterà a realizzare una coralità di racconti e testimonianze che confluiranno in un lavoro di arte audiovisiva realizzato da Mattia Epifani di Muud Film, da Carmen Ines Tarantino e Benedetta Pati.

Il progetto è articolato in cinque fasi: la prima di ricerca collettiva, documentazione e confronto con la rete di partenariato; la seconda che prevede un periodo intensivo di sei giornate nella sezione femminile della Casa Circondariale fatto di incontri laboratoriali con le detenute e con il personale educante e amministrativo.

Il terzo step riguarda la creazione di una residenza artistica nella sede del Polo Biblio-museale di Lecce finalizzata alla selezione dei materiali, scrittura sceneggiatura e produzione del contenuto audio-visivo artistico.

La fase finale prevede la presentazione al pubblico di una installazione video nelle tre sedi del Polo Biblio-Museale, della Casa circondariale di Lecce e della sede di Kurumuny a Martignano.


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