Società Lecce 

Fidas Puglia, alla guida della federazione regionale un avvocato leccese

Si tratta del giovane avvocato Emanuele Gatto: «Emozionato ed onorato»

 L’assemblea elettiva FIDAS Puglia, riunitasi a Galatone domenica scorsa, ha provveduto al rinnovo dei propri organi direttivi, decidendo chi sarà a guidare la Federazione di Associazioni Donatori di Sangue della Regione Puglia per il quadriennio 2020-2024.

Il giovane avvocato leccese Emanuele Gatto, già presidente di FIDAS Leccese, è il nuovo Presidente Regionale, che subentra nell’incarico a Mimina Sergi. Ad affiancare Gatto un Consiglio Direttivo regionale rinnovato in parte rinnovato e composto da: Marco Buzzerio, Angelo Manni, Giuseppe Manni e Corrado Camporeale in rappresentanza di FPDS-Fidas Bari; Demetrio Aresta e Antonio Mariano per FIDAS Leccese; Michele Tenace e Vincenzo Mastrolilli per FIDAS Dauna; Giovanni Coluccia quale rappresentante di Adovos Messapica; Gianmichele Mattiuzzo in rappresentanza di Fidas Taranto.

Il Consiglio, subito dopo la sua elezione, si riunito per la prima volta definendo anche gli altri importanti incarichi federativi. Vincenzo Mastrolilli è stato confermato quale Vicepresidente, mentre nuovo Tesoriere è Giovanni Coluccia.

«Sono veramente emozionato ed onorato della fiducia che tutte le Federate pugliesi hanno voluto riporre nella mia figura – afferma – e ringrazio tutti i delegati che hanno dimostrato un forte senso di appartenenza alla nostra Federazione. Il sistema trasfusionale regionale è ad un punto di svolta e il compito fondamentale è quello di impegnarci sempre di più, giorno dopo giorno, nella promozione del dono del sangue e nella fidelizzazione dei donatori. Questa è la nostra mission e non dobbiamo mai perderla di vista, giorno dopo giorno. Anzi dobbiamo impegnarci nel suo perseguimento con sempre più caparbietà e determinazione».

«Colgo, quindi – prosegue -, l’occasione per ricordare a tutti l’importanza della donazione di sangue, specialmente in un periodo estremamente critico come quello estivo, da sempre caratterizzato da una condizione di grave carenza di emocomponenti in tutta la Regione». 

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