Politica Scorrano 

Scorrano, Stefanelli perde i pezzi: Rizzo si dimette dalla giunta e lascia il consiglio

Antonella Rizzo, che aveva la delega alla cultura e alla pubblica istruzione, decide di compiere un doppio passo indietro: “Manca clima sereno”. Ieri, non era passata inosservata la sua as...

Antonella Rizzo, che aveva la delega alla cultura e alla pubblica istruzione, decide di compiere un doppio passo indietro: “Manca clima sereno”. Ieri, non era passata inosservata la sua assenza nel consiglio comunale. L’assessore alla cultura e alla pubblica istruzione di Scorrano, Antonella Rizzo, si dimette dalla giunta Stefanelli e lascia il consiglio comunale: un passo indietro ipotizzato, nelle scorse ore, visto il clima di tensione che si sta respirando nella comunità cittadina alla luce dell’operazione “Tornado” e dell’inchiesta che ha colpito il sindaco, oggi indagato a piede libero per concorso esterno in associazione mafiosa. Gli equilibri della maggioranza erano diventati più precari dopo le contestazioni fatte al primo cittadino e il primo scricchiolio era arrivato con la decisione di Annagrazia De Cagna, presidente del consiglio, di lasciare le proprie deleghe e di dichiararsi indipendente dal gruppo del sindaco “La Svolta”. Qualche giorno prima, in verità, anche Christian Russo aveva fatto un passo indietro, rinunciando ai Lavori pubblici.  Rizzo non aveva partecipato al consiglio comunale di ieri sera nella sede di via Umberto I e quell’assenza non era passata inosservata, venendo riletta come il segnale di un distacco rispetto alla maggioranza di Stefanelli. La decisione, però, dell’ex assessore è stata ancora più drastica, in quanto, poco prima che prendesse il via il consiglio, aveva presentato le proprie dimissioni con effetto immediato dalla giunta Stefanelli, rassegnando anche quelle da consigliere comunale. Una mossa forte che evidenzia ulteriormente l’imbarazzo di molti rispetto alle evoluzioni delle cronache di questi giorni. Per spiegare la propria scelta, Antonella Rizzo scrive una breve nota in cui precisa che: “Da cittadina scorranese, ancora prima che da assessore e consigliere comunale, avverto profondo sconcerto per i risvolti dell’inchiesta giudiziaria di questa settimana e per il coinvolgimento in essa della sfera politica. Pur consapevole del principio costituzionale di presunzione di innocenza ritengo imprescindibile un momento di riflessione da parte mia”. “Questo – precisa - mi ha portato a rassegnare le mie dimissioni dalle cariche di assessore e consigliere comunale nelle mani del segretario comunale il 28 giugno 2019. La politica è per me arte nobile, che poggia le sue fondamenta su dei principi basilari quali appunto la programmazione progettuale, la trasparenza nella gestione ed attuazione del programma, la riorganizzazione, l’ammodernamento e l’innovazione gestionale” e che “insieme al concetto di meritocrazia hanno sempre accompagnato la mia attività politica e di essi non ne ho mai fatto a meno”. “Per questo – conclude - credo fortemente che il venir meno di un clima sereno e tranquillo mi impedirebbe di garantire che i cittadini di Scorrano possano esercitare i loro diritti e interessi legittimi”. Stefanelli, dal canto suo, pur avendo ribadito la propria estraneità ai fatti contestati davanti ai pm titolari dell’inchiesta e la volontà di restare alla guida della città nel consiglio di ieri, deve fare i conti con le crepe della propria maggioranza.   M.B.   

Potrebbeinteressarti