Sanità Puglia sette 

RSA, molte aziende in crisi con l’aumento dei costi: emergenza occupazionale

Perruggini: “Abbiamo chiesto un incontro alla Regione Puglia: i posti letto per gli anziani non autosufficienti aumenteranno solo virtualmente”.

Le associazioni che si occupano di anziani non autosufficienti e di residenze sanitarie assistite esprimono preoccupazione. Servono presidi territoriali in grado di dare risposte prima che gli ospedali vadano in tilt. In questi giorni si torna a parlare dell'aumento dei posti letto accreditati: c’è grande squilibrio tra regioni. È un sistema a macchia di leopardo. Basta pensare che la Puglia ha circa 6.500 posti letto e l’Emilia Romagna, a parità di popolazione, circa 32.000.

“È previsto un aumento dei posti letto per anziani non autosufficienti pugliesi con l'applicazione della dgr 880/2023 (deliberazione della giunta regionale pugliese, ndr), ma sarà virtuale perché la Regione non ha un euro da mettere”, dichiara il presidente dell’associazione di categoria, Welfare a Levante, Antonio Perruggini.

Le aziende boccheggiano: i costi energetici sono triplicati insieme a tutti gli altri costi. Si rischia un collasso che potrebbe generare una paurosa crisi occupazionale. Sono 20.000 i lavoratori a rischio. L’allarme è stato lanciato da un anno, ma le istituzioni sanitarie prendono tempo e non adeguano le tariffe a un’inflazione devastante.

“La Regione Puglia non prevede gli aumenti delle tariffe allo stato, vista la situazione economica e la mancanza assoluta di volontà politica - continua Perruggini - Se la situazione continua così, senza la dovuta attenzione da parte dell’ente regionale, è certo che i livelli occupazionali saranno a rischio, soprattutto per le strutture che non hanno ancora un accordo contrattuale. Ci siamo uniti con tutte le associazioni, abbiamo chiesto un incontro e stiamo attendendo di essere ricevuti perché è da circa un anno che non c’è dialogo con la Regione Puglia”.

Nei prossimi giorni si saprà se, a un anno dalle elezioni, Emiliano, attuale governatore e assessore alla Sanità, potrà assicurare in qualche modo le risorse per non far collassare il sistema territoriale delle RSA.

G.G.


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