Politica Sanità Maglie 

Ospedale di Maglie, Trevisi: “Cittadella della salute rimasta una contenitore vuoto”

Il consigliere del Movimento 5 Stelle Antonio Trevisi continua i sopralluoghi all’interno dei presidi sanitari salentini. Criticità nella manutenzione dei locali e alcune mancanze nei ...

Il consigliere del Movimento 5 Stelle Antonio Trevisi continua i sopralluoghi all’interno dei presidi sanitari salentini. Criticità nella manutenzione dei locali e alcune mancanze nei servizi. Una situazione desolante quella apparsa agli occhi, nei giorni scorsi, del consigliere regionale del Movimento 5 Stelle Antonio Trevisi, appena varcata la soglia dell’ospedale di Maglie. “Locali totalmente inadeguati, prese scoperte con fili a vista, infissi vecchi, monovetro, arrugginiti e non isolanti che, causano la dispersione del calore rendendo inutili i termosifoni accesi notte e giorno, e comportando un enorme spreco energetico - spiega il consigliere che su questo presenterà un’interrogazione - Ma non solo, manca completamente una zona dove poter procedere alla sanificazione e decontaminazione delle ambulanze, fondamentale per garantire la sicurezza di utenti e operatori. Non c’è neanche un lavatoio, i servizi igienici sono carenti, e non funziona l’impianto anti incendio. Un altro problema riguarda le ambulanze che hanno già superato i 300 mila chilometri e quindi andrebbero sostituite, ma al momento non si sa quando arriveranno i nuovi mezzi”. Quella che sarebbe dovuta essere una Cittadella della Salute, invece è rimasto un contenitore vuoto. “Assistiamo ancora una volta - continua il pentastellato - alle conseguenze di un Piano di Riordino voluto da Emiliano che smantella in tutta fretta i presidi ospedalieri, inaugura nuovi spazi ma nulla entra realmente in funzione. Anche la Cittadella della Salute di Maglie non è altro che un contenitore fatto di locali senza personale. Qui ci sarebbero dovuti essere 18 posti di lungodegenza e 32 Rsa, mai avviati e ovviamente necessari per evitare il sovraccarico del presidio e per liberare i posti da destinare ai pazienti acuti. Ancora una volta - conclude - assistiamo a una sanità fatta solo di inaugurazioni e lontana dalle necessità dei pazienti”.

Potrebbeinteressarti