Cronaca Salve 

Tiro al bersaglio con fucile da caccia: strage di gatti tra Salve e Morciano

La denuncia del Codacons che chiede un intervento dei sindaci per bloccare i responsabili

Un’agghiacciante strage di gatti sta decimando la colonia felina nelle campagne tra Salve e Morciano di Leuca, in zona San Lasi, dove numerosi animali sono scomparsi ed almeno tre di essi sono stati ritrovati con ferite d’arma da fuoco. Due di essi sono morti a causa delle gravissime ferite, un altro è sopravvissuto ed è ancora in cura da un veterinario, che non riesce a decidere se sia più pericoloso lasciargli in corpo i numerosi pallini di piombo che lo hanno colpito o cercare di estrarle. Dalle radiografie che si allegano si evincono in maniera lampante i numerosi pallini di piombo, tipici delle munizioni da caccia, che l’animale ha in corpo.

La denuncia arriva dal Codacons di Lecce.

Dalle segnalazioni ricevute risulta che la zona San Lasi è battuta dai cacciatori che sparerebbero anche nelle vicinanze delle abitazioni e delle strade generando una situazione di estrema pericolosità per gli abitanti della zona. Gli animali sarebbero stati feriti e ammazzati con l’impiego di munizionamento da caccia, probabilmente qualche cacciatore si sarebbe divertito a fare dei gatti dei veri e propri bersagli mobili sparandogli addosso.

Un gesto di una crudeltà atroce che dimostra ancora una volta l’assoluto disprezzo per la vita degli animali.

Chi ha commesso questo crimine lo ha fatto con una ferocia che nessuno è più disposto a sopportare. La legge prevede che i gatti che vivono in stato di libertà sul territorio sono protetti ed è fatto divieto a chiunque di maltrattarli. Il codice penale punisce persino con la reclusione chi uccide un animale.

Inoltre la Legge Regionale n.2 del 2020 obbliga i Comuni a censire le colonie di animali ed a pianificare misure adeguate per il controllo e la protezione degli animali.

Pertanto, chiediamo ai Sindaci di Salve e di Morciano di Leuca e agli assessori preposti alla tutela degli animali di intervenire immediatamente per garantire il rispetto delle leggi vigenti e per mettere in sicurezza gli animali, se del caso vietando la caccia nella zona con ordinanza contingibile, evitando che abbiano a ripetersi gesti di inaudita barbarie come quelli che sino ad oggi sono avvenuti nel silenzio generale delle istituzioni ma non dei cittadini.

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