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Giornata internazionale contro il fumo, aumentano i fumatori nel 2022: «Nocive anche le sigarette elettroniche»

La dottoressa Roberta Pacifici del Centro dipendenze e doping dell’Istituto Superiore di Sanità, boccia senza appello le sigarette elettroniche

Oggi si celebra la Giornata internazionale contro il fumo da tabacco e i dati non sono confortanti. La pandemia, con i lockdown e le restrizioni, ha fatto danni collaterali molto gravi: sono aumentati i disturbi mentali e anche i fumatori. Quest’anno ci sono 12,4 fumatori in Italia (rappresentano il 24,2% della popolazione): un’impennata di 800mila fumatori a causa del Covid.

La media è di 11 sigarette al giorno. I giovani partono da meno di 10 per poi salire secondo l’analisi dell’Istituto Superiore di Sanità. Il fumo provoca l’insorgenza di numerose patologie cronico-degenerative (in particolare a carico dell’apparato respiratorio e cardiovascolare) e il maggiore fattore di rischio evitabile di morte precoce. Gli esperti bocciano anche le sigarette elettroniche che contengono nicotina e vengono alternate alla sigaretta a tabacco riscaldato.

Roberta Pacifici del Centro dipendenze e doping dell’Istituto Superiore di Sanità, boccia senza appello le sigarette elettroniche: “Gli studi hanno dimostrato le nocività - spiega in un’intervista a Radio24 - Bisogna ancora verificare gli effetti a lungo termine visto che sono prodotti immessi sul mercato da poco tempo”.

I dati ISS sono impietosi: quasi un italiano su quattro (il 24,2% della popolazione) è un fumatore: una percentuale che non era stata mai più registrata dal 2006. Dopo un lungo periodo di dati stabili, si assiste quest’anno a un incremento di 2 punti percentuali: i fumatori infatti erano il 22% nel 2019, ultimo anno di rilevazione pre-pandemica. Il trend rilevato nel triennio 2017-2019 che vedeva una costante diminuzione delle fumatrici, non viene invece confermato nel 2022: quest’anno infatti si assiste a un incremento nella percentuale dei fumatori che riguarda entrambi i sessi. In aumento anche le persone che fumano sigarette a tabacco riscaldato: 3,3% del 2022 rispetto al 1,1% del 2019, ma più di una persona su tre (il 36,6%) le considera meno dannose di quelle tradizionali.

Sono questi i dati più significativi del report dell’ISS diffuso oggi in occasione della Giornata mondiale senza tabacco promossa dall’OMS.

Smettere di fumare non solo ci mette al riparo da gravissime malattie mortali come i tumori, ma contribuisce anche a eliminare lo spreco di alberi e il consumo eccessivo di acqua in un’agricoltura poco sostenibile. Inoltre, ridurre i fumatori maleducati in circolazione farebbe bene anche alle nostre spiagge, troppo spesso sporcate e avvelenate dalle cicche di sigarette.

Gaetano Gorgoni




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