Eventi Salute e Benessere Lecce 

Si conclude il Lecce Classica Festival “Musica e Medicina”

Nell’Ospedale Vito Fazzi di Lecce, lunedì mattina cerimonia in cui saranno donate due opere d’arte della pittrice Elisabetta De Maria ai reparti di Oftalmologia e Otorinolaringoiatria.

Lunedì 27 marzo il Lecce Classica Festival “Musica e Medicina” sarà ancora pronto ad offrire grandi emozioni,accanto ai suoi partner d’eccellenza: l’Azienda Sanitaria Locale Lecce e il Conservatorio di Musica “Tito Schipa”.

Ci eravamo lasciati il 19 dicembre, con uno splendido concerto presso il conservatorio di Lecce ed un brindisi d’augurio per il nuovo anno. Si concludeva così la seconda edizione del Festival Musica e Medicina, con un successo che è andato davvero al di là di ogni aspettativa: migliaia di presenze agli incontri-concerto, adesioni massicce alle visite offerte gratuitamente dai  medici, ai quali va il più profondo e sincero ringraziamento,insomma una risposta entusiastica da parte della cittadinanza.

A conclusione di questa esperienza, un evento stavolta all’interno dell’Ospedale “Vito Fazzi” di Lecce: alle ore 10:30 di lunedì 27 marzo avrà luogo una cerimonia durante la quale il Festival donerà due opere d’arte della pittrice Elisabetta De Maria ai reparti di Oftalmologia e di Otorinolaringoiatria. La cerimonia si svolgerà nei due reparti alla presenza della presidente AGMI Francesca Mammana, del direttore generale della ASL Stefano Rossi, dei due primari Antonio Mocellin e Antonio Palumbo, delle due equipe mediche, del personale paramedico. Durante la cerimonia don Gianni Mattia, cappellano dell’ospedale, benedirà le due opere. Interverranno anche Sonia Giausa, responsabile della comunicazione della Asl, Attilio Puglielli direttore artistico e Daniele Puglielli direttore scientifico. In tale occasione anche la musica entrerà in ospedale: si esibiranno infatti giovani talenti del Conservatorio “Tito Schipa”: il violinista Matteo Puglielli e il duo di clarinetti composto da Michele Nicolaci e da Christian Costantini.


Perché l’Arte parla un linguaggio universale, che senza bisogno di essere decodificato arriva dritto al cuore di ognuno di noi, per regalare un momento di gioia e spensieratezza ai pazienti che si trovano in una condizione di debolezza e fragilità. E’ un dono prezioso, perché la Musica, l’Arte e ogni forma di comunicazione  può alleviare la sofferenza e distrarre l’attenzione dal dolore e dalla preoccupazione.Insomma, tutti uniti, per umanizzare le cure, rendere accoglienti i luoghi di cura e coniugare salute ed arte.


Potrebbeinteressarti