Economia e lavoro S. Maria di Leuca 

Da Leuca a Santa Cesarea, Tar e Consiglio di Stato danno ragione ai balneari: no allo stop delle concessioni

Il Consiglio di Stato ha respinto la domanda cautelare del Comune di Castrignano del Capo. Tar Lecce dà ragione a impresa di Santa Cesarea

I giudici amministrativi si pronunciano ancora una volta a favore dei balneari contro le decisioni di alcune amministrazioni comunali di non prorogare fino al 2033 le concessioni demaniali marittime. Il Consiglio di Stato si è espresso questa mattina a favore del Lido Azzurro di Santa Maria di Leuca respingendo la domanda cautelare presentata dal Comune di Castrignano del Capo contro la sentenza del Tar Lecce che aveva affermato l'applicabilità della norma che prevede la proroga. Il Lido Azzurro, storico stabilimento di Leuca, difeso dagli avvocati Leonardo Maruotti, Francesco G. Romano e Francesco Vetrò, potrà continuare a lavorare.


Non solo Castrignano del Capo: dopo gli accoglimenti dei ricorsi presentati dai titolari di concessioni demaniali marittime contro le decisioni dei Comuni di Lecce e Castro di non prorogare le concessioni, il Tar Lecce ha accolto oggi anche il ricorso proposto da un'impresa balneare di Santa Cesarea Terme difesa dagli avvocati Alfredo Matranga e Gabriele Presicce. Il TAR Lecce ha annullato i provvedimenti impugnati ribadendo ancora una volta, il principio per cui la legge statale, in assenza di una norma di recepimento, prevale su quella comunitaria.


Il commento di Mauro Della Valle, presidente di FID (Federazione Imprese Demaniali) sezione Salento: «Finalmente è messa in sicurezza l’impresa balneare a noi associata, il Lido Azzurro di Santa Maria di Leuca. Auspichiamo che questo sia un forte momento di riflessione per il nuovo Parlamento, perché questo vuol dire che i giudici del Consiglio di Stato ancora una volta stanno dando tempo alla politica di riordinare il sistema italiano».


  

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