Redazionali Redazionali Federaziende dalla parte dei contribuenti: «INPS fuori termine, probabile danno erariale» Federaziende Al fianco dei cittadini contro i ritardi dell’ente previdenziale 11/02/2023 circa 3 minuti FEDERAZIENDE dalla parte dei contribuenti: «INPS fuori termine, probabile danno erariale».«Le somme indebite possono essere richieste dall’Ente previdenziale solo dal momento della revoca dell’assegno mensile» E’ notorio che l’INPS eroghi prestazioni sociali in favore di cittadini quali l’assegno mensile agli invalidi civili, la pensione di inabilità agli invalidi civili totali e l’indennità di accompagnamento. Più in particolare l’assegno mensile agli invalidi civili è una prestazione economica, erogata a domanda, in favore dei soggetti ai quali è stata riconosciuta una riduzione parziale della capacità lavorativa (dal 74% al 99%) e con un reddito inferiore alle soglie previste annualmente dalla legge. La pensione di inabilità, invece, è una prestazione economica, erogata a domanda, in favore di soggetti ai quali sia riconosciuta una inabilità lavorativa totale (100%) e permanente (invalidità totale), e che si trovano in stato di bisogno economico. Mentre l’indennità di accompagnamento è una prestazione economica erogata a domanda, a favore dei soggetti mutilati o invalidi totali per i quali è stata accertata l’impossibilità di deambulare senza l’aiuto di un accompagnatore oppure l’incapacità di compiere gli atti quotidiani della vita. L’Istituto è sottoposto ad un obbligo normativo che impone di verificare periodicamente la permanenza delle condizioni patologiche contenute nel verbale sanitario di accertamento dell’invalidità civile, nel presupposto di un’evoluzione nel tempo del quadro sanitario. La perdita dei requisiti atti all’ottenimento delle prestazioni è causa di interruzione della ricezione delle prestazioni pubbliche. L’art. 37 c. 8 della L. 448/1998 prevede espressamente che ‘’in caso di accertata insussistenza dei requisiti sanitari il Ministero del Tesoro, del Bilancio e della Programmazione Economica dispone l’immediata sospensione dell’erogazione del beneficio in godimento e provvede, entro i 90 giorni successivi, alla revoca delle provvidenze economiche a decorrere dalla data della visita di verifica’’. Dunque sussiste l’obbligo da parte dell’Istituto a provvedere secondo le regole dell’art. 37 c. 8 L. 448/1998 a disporre l’immediata sospensione dell’erogazione del beneficio in godimento una volta venuto meno il requisito sanitario con decorrenza dalla data della visita di verifica e comunque entro novanta giorni da tale data. A confermare quanto evidenziato è anche la recente sentenza civile sez. lavoro n. 4668 del 2021. Addirittura viene specificato nella menzionata sentenza che il regime dell’indebito previdenziale ed assistenziale presenta tratti eccentrici rispetto alla regola della ripetibilità propria del sistema civilistico e dell’art. 2033 del codice civile, in ragione dell’affidamento dei pensionati nell’irripetibilità di trattamenti pensionistici indebitamente percepiti in buona fede in cui le prestazioni pensionistiche, pur indebite, sono normalmente destinate al soddisfacimento di bisogni alimentari propri e della famiglia (Corte Costituzionale 13/01/2006, n. 1). Diversi cittadini salentini hanno ricevuto e stanno continuando a ricevere, nonostante la perdita dei requisiti sanitari o reddituali, prestazioni di invalidità civili non dovute in quanto l’INPS non ha provveduto secondo le regole della Legge n. 448/1998 art. 37 c. 8, una volta venuto meno il requisito sanitario, a disporre l’immediata sospensione sull’erogazione del beneficio in godimento e a provvedere entro i novanta giorni successivi alla revoca delle provvidenze economiche a decorrere dalla data della visita di verifica. Tanto accade nella nostra provincia perché secondo quanto dichiarato da dipendenti dell’Istituto nella seduta (Comitato Inps) del 28/06/2022 ‘’l’attività dei funzionari è assorbita da adempimenti molto più urgenti e ciò ha un effetto negativo sulla pronta valutazione delle revisioni’’. Tanto ha comportato e comporta l’invio ai cittadini di note di restituzione di indebiti oltre i termini previsti dalla legge e ciò comporterà l’impossibilità per le casse pubbliche di rientrare di somme la cui erogazione non era dovuta con un probabile, dunque, danno erariale. FEDERAZIENDE informa i cittadini come fortemente già ribadito ad INPS nel comitato Provinciale che sussiste la ripetibilità delle somme indebite solo a decorrere dalla revoca della prestazione e non certo dalla data di visita di revisione avuto riguardo alla circostanza che non risulta accertata incontrovertibilmente la sua notifica alla parte. FEDERAZIENDE ritiene, pertanto, inaccettabile il comportamento assunto da INPS di richiedere gli indebiti contra legem. Insomma non possono essere addebitate responsabilità ai cittadini di errori e/o omissioni causate dall’Istituto. FEDERAZIENDE non poteva non informare i cittadini e gli iscritti all’Organizzazione di tali gravi violazioni ed è pronta a fare la Sua parte nelle sedi opportune per la tutela dei diritti dei propri associati.
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