Cronaca Racale 

Scomparsa di Mauro Romano, indagati anche moglie e figlio del presunto rapitore. Il fratello: «Mauro è vivo»

Le indagini della Procura vanno avanti per risolvere il giallo della scomparsa del bambino avvenuta nel 1977

Sono indagati per aver reso false informazioni al Pubblico Ministero che sta indagando sulla scomparsa di Mauro Romano, la moglie e il figlio di Vittorio Romanelli, l'ex barbiere di Racale accusato di aver rapito il bambino mentre giocava nel pomeriggio del 21 giugno 1977. Secondo le ipotesi della Procura riportate da Repubblica, il figlio, Sergio Romanelli, avrebbe negato di aver assistito al rapimento dell'amichetto di giochi che, invece, come ha raccontato alla madre di Mauro 15 anni fa, sarebbe avvenuto davanti ai suoi occhi: Mauro sarebbe stato portato via con la forza da due uomini giunti nella casa di campagna dei Romanelli a bordo di un auto. La madre, interrogata, avrebbe invece negato di essere presente in quella casa insieme ai bambini e al marito e di non aver raccolto alcuna confidenzada parte del figlio. Un muro di reticenza e silenzi che, come ampiamente emerso nel corso delle indagini, ha contribuito a mantenere oscuri i contorni della vicenda. La famiglia di Mauro continua ad insguire la speranza di poterlo rivedeere e abbracciare: il fratello di Mauro, Toni, crede che il bambino sia stato rapito con l'intento di darlo in adozione in maniera illegale e che oggi sia ancora vivo in un'altra parte del mondo. Il fratello ha riferito anche di essersi messo in contatto con una persona che potrebbe essere Mauro e che presto potrebbero incontrarsi.

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