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Concessioni balneari, c’è il DL che proroga fino al 2027/'28

Il governo Meloni riesce a trovare un accordo con Bruxelles e decide per l’ennesima proroga dando il potere ai sindaci di anticipare le procedure selettive.

È arrivato il via libera del Consiglio dei Ministri alla proroga delle concessioni balneari fino al 2027, ma dando molto potere ai sindaci, che potranno procedere in anticipo con i bandi per riassegnare le concessioni esistenti.

In presenza di ragioni oggettive che impediscono la conclusione della procedura selettiva entro il 30 settembre 2027, connesse, a titolo esemplificativo, alla pendenza di un contenzioso o a difficoltà oggettive legate all'espletamento della procedura stessa, l'autorità competente, con atto motivato, può differire il termine di scadenza delle concessioni in essere per il tempo strettamente necessario alla conclusione della procedura e, comunque, non oltre il 31 marzo 2028.

Il provvedimento arriva dopo una lunga trattativa tra il governo Meloni e l’Europa e dopo una serie di sentenze che hanno bocciato le proroghe governative.

In riferimento alla procedura di infrazione sulle concessioni balneari, la collaborazione tra Roma e Bruxelles ha consentito di trovare un punto di equilibrio tra la necessità di aprire il mercato delle concessioni e l'opportunità di tutelare le legittime aspettative degli attuali concessionari, permettendo di concludere un'annosa e complessa questione di particolare rilievo per la nostra Nazione- si legge in un comunicato di Palazzo Chigi dopo il via libera del Consiglio dei ministri alla riforma delle concessioni balneari nell'ambito di un decreto legge che consentirà di agevolare la chiusura di 16 casi di infrazione e di un caso EU Pilot.

Ai balneari che non vinceranno il bando sarà riconosciuto il valore degli ultimi 5 anni non ammortizzati.

“Dopo 2 anni, il provvedimento non è quello che ci aspettavamo” - spiega Mauro Della Valle, presidente imprese demaniali. I gestori di stabilimenti balneari salentini sperano che il decreto legge venga emendato (a meno che non venga chiesta la fiducia). Poi si dovranno attendere i decreti attuativi. “Marchio e azienda dovrebbero essere riconosciuti e riscattati in caso subentri qualcun altro - spiega Mauro Della Valle - Così chi subentra si prende tutto gratis: lettini, ombrelloni, marchio, lavori fatti per anni. Spero che questo ci venga riconosciuto con degli emendamenti”.

Dunque, l’ennesima proroga dopo le bocciature dei tribunali, prima delle gare pubbliche: la battaglia dei gestori di concessioni balneari non è finita.


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