Politica 

Scorrano, progetto ex Galateo: “ennesimo erroraccio dell’Amministrazione”

Nota del consigliere comunale di minoranza

Il consigliere comunale Giampaolo Scorrano attacca l’amministrazione comunale di Lecce, sollevando “errori” nella progettazione dell’ex Galateo. “È notizia di questi giorni, ma chissà da quanto tempo già si sapeva, che il progetto di rigenerazione inerente l’ex complesso sanatorio antitubercolare Galateo – scrive Scorrano - fortemente voluto dal Comune di Lecce in collaborazione con la Regione Puglia, è fallace, giusto per usare un eufemismo. Selezionato attraverso un concorso internazionale, prevedeva la realizzazione di settanta alloggi diversificati tra “social housing” per giovani coppie, anziani, famiglie monogenitoriali e alloggi per studenti. Per la candidatura al bando PinQua del progetto vincitore (redatto da Archistart Studio), Regione Puglia, Comune di Lecce, Puglia valore immobiliare e Arca Sud Salento avevano sottoscritto un protocollo d’intesa a marzo del 2021, subito dopo la conclusione della fase di selezione internazionale, che ha visto protagonisti anche la Soprintendenza di archeologia belle arti e paesaggio di Brindisi, Lecce e Taranto e l’Ordine degli architetti di Lecce. Votato al social housing, il progetto fu selezionato tra più di novanta proposte esaminate ottenendo il placet dal Ministero per le Infrastrutture e la mobilità sostenibile che stanziò ben 15 milioni di euro per la sua realizzazione nell’ambito del Programma nazionale della qualità dell’abitare (PinQua). Fatto sta che, a distanza di due anni dagli annunci trionfali dell’amministrazione, si è venuti a sapere (nota della Soprintendenza prot. n. 16334-A del 12.10.2023) che un fabbricato (individuato al Catasto fabbricati al foglio 240 particella 64 sub 2) e un terreno (individuato al Catasto terreni al foglio 240 particella 2291) facenti parte integrante del complesso nonché essenziali per la fattibilità del progetto non sono di proprietà del committente - richiedente, bensì dell’INPS. Non vi è chi non veda come questa “tegola” pregiudichi irrimediabilmente l’esecuzione e la congruità tecnico-urbanistica del progetto finanziato dal Ministero, atteso che sull’area in questione di proprietà di terzo avrebbero dovuto sorgere i parcheggi pertinenziali previsti per Legge. Cosa accadrà del progetto, del fabbricato in stato di abbandono (che è bene ricordare essere vincolato per il suo pregio architettonico) e degli alloggi promessi alla cittadinanza a suon di titoloni sulla stampa, oggi non è dato sapere. Una sola cosa è certa: si tratta dell’ennesimo errore frutto della superficialità e dell’approssimazione con cui opera sempre più sovente un’amministrazione che di trasparente sembrerebbe avere solo l’incisione sulla targa di un assessorato a palazzo di Città. Sulla delicata questione che interessa lo sviluppo dell’intera Città e del quartiere Leuca in particolare – conclude Scorrano - sarà convocata nei prossimi giorni la Commissione XI di Controllo alla presenza di tutti gli Enti interessati, ivi compresa la Soprintendenza e la Regione Puglia”.



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