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In attesa dei 'Parcheggi Rosa'...

Lidia Faggiano, Consigliere comunale e Vicepresidente vicario del Consiglio comunale di Lecce, ha presentato una mozione per la loro istituzione in città.

E' stata accolta con grande entusiasmo la modifica al Codice della Strada che con legge di conversione n 156 del 9 novembre 2021 ha introdotto la facoltà per i Comuni, con ordinanza del Sindaco, di riservare spazi destinati alla sosta gratuita dei veicoli al servizio di donne in stato di gravidanza o di genitori con un bambino non superiore ai due anni, stabilendo sanzioni in caso diviolazioni. Di fatto, è stato normato ciò che prima trovava un'applicazione discrezionale.

Cogliendo il grande valore simbolico e l'utilità del dispositivo, Lidia Faggiano, Consigliere comunale e Vicepresidente vicario del Consiglio comunale di Lecce, ha presentato nel Consiglio comunale di Lecce del 25 novembre 2021 una mozione per l'istituzione a Lecce dei Parcheggi Rosa, approvata all'unanimità. L'amministrazione comunale, con atti conseguenti, ha richiesto il finanziamento per 60 stalli rosa avvalendosi del DM del 7 aprile 2022 col quale lo Stato ha stabilito contribuiti in favore dei Comuni che provvedono a istituirli.


La richiesta di finanziamento ha avuto esito positivo e al Comune di Lecce sono stati riconosciuti 30.000 euro. Tutto risolto? No! Sebbene nell'allegato 1 del DM 7 aprile 2022 venga riportato il pittogramma da riprodurre nella segnaletica verticale e orizzontale e venga disposto che le strisce di delimitazione del 'parcheggio rosa' siano di colore giallo, nulla viene stabilito in merito al contrassegno da rilasciare agli aventi diritto e che, parimenti al contrassegno CUDE, dovrà avere valenza nazionale.

Si rimanda, in tal modo, alla modifica del Regolamento di Esecuzione del Codice della Strada senza la quale, peraltro, le sanzioni introdotte non sono concretamente applicabili e gli eventuali contrassegni rilasciati dai vari Comuni italiani appaiono meramente 'di cortesia' e, pertanto, non tutelabili dai trasgressori.

Su sollecitazione della tessa Faggiano, l'on. Claudio Stefanazzi ha chiesto conto di questa situazione di stallo al Dipartimento Mobilità sostenibile del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti. La risposta da parte della Direzione generale per la Sicurezza Stradale e l'Autotrasporto non si è fatta attendere. Gli uffici ministeriali hanno, infatti, puntualizzato di aver predisposto le modifiche al Regolamento di Attuazione del Codice della Strada prevedendo l'inserimento di uno specifico articolo 381-bis sulla disciplina dei cosiddetti permessi rosa, che dovrebbe essere inserito nello schema di DPR contente anche le altre modifiche regolamentari attuative delle altre disposizioni introdotte nel CdS.

Sui tempi, però, si brancola nel buio. Di conseguenza, appare chiaro che la modifica introdotta al Codice della Strada si svuota di ogni efficacia rallentando il percorso verso una parità di genere effettiva e non solo enunciata. Ne deriva che i Comuni debbano, nel frattempo, intraprendere le iniziative utili per tutelare il diritto delle donne alla mobilità proprio quando l'aumento ponderale affatica i movimenti.

Da qui, la sollecitazione al Governo affinchè la procedura in atto sia più celere a beneficio di uno strumento che consente alle donne di partecipare alla vita della collettività in una fase delicata come quella della gravidanza e della maternità e, al contempo, riconosciuto come utile sostegno alla genitorialità nei primi due anni di vita del bambino.


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