Cronaca Politica Lecce 

Incrocio Bar Rosso e Nero, il Codacons Lecce: ''I soldi delle multe per una rotatoria''

Cristian Marchello, responsabile della sede locale dell'associazione, invoca la realizzazione dell'opera pubblica per ovviare ai disagi e alle continue multe annullate.

''Le cronache recenti ci informano che il tratto di strada tra viale Gallipoli, viale dell’Università e via Diaz, meglio noto come l’incrocio del bar “Rosso e Nero”, detiene probabilmente 2 record: quello di essere la strada più corta dove viene comminato il più alto numero di multe e quello di essere il tratto di strada con il maggior numero di multe annullate dall’Autorità Giudiziaria.

Possiamo dire che si tratta di 18 metri di corsia preferenziale tracciata nel deserto, se consideriamo che su viale Gallipoli e sulle strade limitrofe di corsie riservate ai mezzi pubblici non vi è nessuna traccia.

E tuttavia in questi pochi metri di corsia preferenziale prendere una multa è più facile di quanto si pensi anche prestando una certa attenzione, soprattutto perché il divieto di svolta a sinistra per chi proviene da viale dell’Università e la presenza della telecamera sono segnalati male, con un cartello poco visibile e con la stessa telecamera nascosta dalla vegetazione.

Per cui la conoscenza del divieto è sostanzialmente lasciata all’esperienza del singolo, nel senso che l’automobilista ne viene a conoscenza non grazie alla segnaletica ma dopo aver preso la multa.

Non è un caso che la telecamera all’incrocio del bar “Rosso e Nero” continua a mietere vittime soprattutto tra i turisti, i forestieri e tra quelle persone che non conoscono le dinamiche del traffico cittadino ed in maniera inconsapevole transitano sulla corsia preferenziale, oltretutto aumentando il rischio di procurare incidenti stradali mettendo a rischio la propria incolumità e quella degli altri.

Per limitare il numero delle infrazioni sarebbe sufficiente implementare una segnaletica luminosa e di dimensioni idonee a rendere visibile sia il divieto di svolta che la presenza della telecamera.

Soluzione ancora migliore sarebbe quella di dotare l’incrocio con una rotatoria (il cui progetto sembrerebbe essere già stato redatto dagli uffici comunali) che consentirebbe di snellire il traffico in un punto nevralgico della città senza multare nessun ignaro automobilista.

Attualmente gli automobilisti provenienti da viale dell’Università in direzione viale Gallipoli sono costretti a fare il giro da via De Jacobis, via Cadorna e via Diaz. Una soluzione a dir poco cervellotica che non ha portato quasi nulla in termini di benefici alla circolazione stradale (anzi ha aggravato la situazione soprattutto nelle ore di punta), ma che senz’altro ha allungato il tragitto dei veicoli aumentando il livello di inquinamento atmosferico.

Al di là del dato puramente economico costituito dagli introiti delle sanzioni, non sembra esserci davvero nessun motivo specifico che giustifichi la decisione dell’amministrazione di non dotare l’incrocio con una rotatoria.

Né vale la considerazione, pure sostenuta da qualcuno, che la rotatoria non risolverebbe il problema del congestionamento del traffico in quel punto nevralgico della città, sia perché ciò in concreto non sarebbe vero, sia perché rispetto alla situazione attuale la rotatoria sicuramente avrebbe un effetto positivo: si eviterebbe il giro vizioso intorno all’isolato di via Cadorna, si darebbe migliore organicità al flusso veicolare e di collegamento tra le due arterie di viale Gallipoli e di viale dell’Università evitando così caos ed inquinamento e, cosa certamente da non sottovalutare, si eviterebbe di continuare a mettere le mani in tasca ai cittadini e di innestare il circolo vizioso multa – opposizione – accoglimento ricorso che costa alla finanza pubblica ben più degli introiti, pur cospicui, che da quell’incrocio derivano.

Certamente, realizzare la rotatoria ha un costo che tuttavia potrebbe essere finanziato dalle ingenti risorse provenienti dalle sanzioni per le infrazioni al codice della strada. L’auspicio, quindi, è che qualcuno riprenda il progetto già pronto, eventualmente lo migliori con una corretta gestione dei flussi veicolari e pedonali della zona, e finalmente lo applichi con coraggio''.


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