Politica Otranto 

Arresti a Otranto, M5S: ''Combattere la mala-gestione del potere''

Per i pentastellati pugliesi il blitz di questa mattina rappresenta la punta dell’iceberg di un sistema che in realtà vede coinvolti anche altri territori.

“L’operazione che questa mattina che ha portato all’arresto di 10 persone, tra cui il sindaco di Otranto, già sottoposto a divieto di dimora per un’altra inchiesta, suo fratello, imprenditori e tecnici  per un presunto sistema corruttivo politico imprenditoriale è purtroppo l’ennesimo segnale di un sistema malato della gestione del potere”. Lo dichiarano il coordinatore regionale del M5S Leonardo Donno e il vicepresidente del Consiglio regionale Cristian Casili.

“Quanto avvenuto ad Otranto - dichiara il vicepresidente del consiglio regionale Cristian Casili - rappresenta la punta dell’iceberg di un sistema che in realtà vede coinvolti anche altri territori. Mi resi conto già nel 2017 di alcune anomalie che pesavano sulla struttura amministrativa del comune di Otranto dopo aver sollevato diverse incongruenze su investimenti nei cantieri in località Cerra, su cui presentai anche un esposto. Alcuni dei personaggi oggi coinvolti dalle indagini e dagli arresti reagirono in modo scomposto alla rappresentazione plastica di quello che stava succedendo per la realizzazione del Twiga. Con ogni probabilità finisce un’era Cariddi a Otranto ma purtroppo non finisce un sistema diffuso di gestione del potere. Su questo dobbiamo interrogarci tutti, soprattutto i cittadini che molto spesso subiscono questo potere. È compito della buona politica arginare la cattiva amministrazione della cosa pubblica per garantire benessere e prosperità non agli amici degli amici ma alla collettività”.

“Un sistema che più volte abbiamo denunciato - continua Leonardo Donno - ad esempio per quello che riguarda le occupazioni abusive delle case popolari, con report che dimostravano assegnazioni fatte non rispettando le graduatorie, persone che si erano trasferite senza riconsegnare le chiavi dell’alloggio e appartamenti occupati da non si sa chi dopo la morte dei legittimi assegnatari. Grazie alle mie denunce riscontrai che il sindaco di Otranto era in possesso di una casa popolare, che poi ha riconsegnato dopo numerose sollecitazioni ed esposti. La magistratura farà il suo corso, ma dalle intercettazioni starebbe emergendo un quadro molto preoccupante. Sta alla politica sana combattere la gestione del potere  che emerge da quanto leggiamo su questa e altre inchieste recenti. In questi anni il M5S è stato il solo argine, con esposti e denunce. Ci siamo presentati ad ogni competizione con la forza delle idee e dei programmi, contro il voto di scambio e la malapolitica volta a creare veri e propri centri di potere. Trasparenza, legalità, interesse dei cittadini sono i nostri capisaldi, come dimostrano anche i nostri candidati in questa competizione elettorale”.


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