Politica Lecce 

Salvemini sul nuovo DPCM: «Non si può scaricare sui sindaci il peso di scelte difficili»

Il primo cittadino critica le nuove misure: «Impossibile il controllo del coprifuoco solo con gli uomini della Polizia Locale»

«La responsabilità di disporre un coprifuoco nelle città - ossia l’obbligo di restare nelle proprie abitazioni se non per raggiungere le attività commerciali regolarmente autorizzate all’apertura - viene prevista solo con ordinanze sindacali: è di tutta evidenza che un provvedimento così delicato diviene inapplicabile se il controllo del territorio viene delegato alle sole esigue forze di polizia locale».

Il sindaco di Lecce Carlo Salvemini commenta in maniera critica i contenuti del nuovo DPCM per il contenimento della pandemia da Covid illustrato ieri sera dal presidente Giuseppe Conte e in particolare la norma secondo cui il compito di istituire delle mini “zone rosse” all'interno della città per evitare assembramenti è in capo ai sindaci delle città.


«Serve una diversa impostazione. O un’assunzione di responsabilità del governo su base nazionale, che preveda ovunque coprifuoco dalle 21.00 (che non mi sento di suggerire) con impiego di forze di polizia ed esercito. O, diversamente, una valutazione che non può essere delegata ai sindaci ma differenziata a livello centrale, sulla base di dati epidemiologici noti per comuni, province, regioni.

L’articolazione di provvedimenti territoriali deve avvenire su basi tecniche e scientifiche che sono disponibili sui tavoli del Governo a Roma. I sindaci hanno dimostrato in questi mesi di saper garantire la tenuta delle rispettive comunità in una fase drammatica della vita del Paese senza mai sottrarsi ai propri doveri ma non possono essere considerati gli anelli deboli sui quali scaricare il peso di scelte difficile delle quali non ci si vuole assumere la responsabilità per incertezze strategiche. L’auspicio di queste ore è che l’appello di ANCI e UPI di correggere il DPMC venga ascoltato prima della firma del Presidente Conte e la pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale».


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