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Siculella: ''L'intensivo non è sostenibile''

Il presidente dell'Associazione MIND ha firmato la petizione di GreenPeace per sostenere e valorizzare un modello più sostenibile e salutare di produzione e consumo alimentare.

''Allevamenti intensivi, deforestazione e inquinamento sono gli ingranaggi del sistema di produzione industriale del nostro cibo, che devasta gli equilibri della natura. Spreco di acqua per coltivazioni destinate per il 70% a sfamare animali stipati in allevamenti intensivi dove proliferano virus. Le grandi imprese e le multinazionali fagocitano circa l'80% dei fondi pubblici disponibili per il comparto, mentre le piccole e piccolissime imprese che si fondano su modelli più sostenibili arrancano o dismettono l'attività. Produrre, coltivare, consumare intensivo è un danno per ambiente, salute ed economia''. E' quanto afferma Alberto Siculella, presidente dell'associazione MIND - Menti Indipendenti.


''Ecco perché ho firmato la petizione di GreenPeace per fermare gli allevamenti intensivi e sostenere, promuovere e valorizzare un modello più sostenibile e salutare di produzione e consumo alimentare'', conclude Siculella.


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