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Località Orte, riconoscimento del diritto di passaggio: il Consiglio Comunale dà indirizzo a Giunta ed uffici

Per consentire l’accesso e il passaggio sui terreni privati per consentire di godere della bellezza e della natura unica di quei luoghi. E online una petizione raggiunge 25.000 firme.

Nella seduta di ieri, il Consiglio Comunale di Otranto ha discusso di un atto di indirizzo al Sindaco, alla Giunta e agli uffici comunali perché sia adottato ogni atto amministrativo volto a conservare il diritto di passaggio e di accesso in Località Orte anche ai non proprietari.

La proposta di delibera di Consiglio, avanzata dal gruppo consiliare di maggioranza “Otranto Insieme”, evidenzia l’importanza della zona dell’“Orte” quale uno dei tratti distintivi della costa e del paesaggio locale, grande attrattore per turisti e visitatori che amano quel territorio costiero, compreso nel primo tratto del Parco naturale regionale “Costa Otranto-S. Maria di Leuca-Bosco di Tricase”.

Lo stesso documento sottolinea che da tempo immemorabile i cittadini e i turisti di Otranto hanno attraversato i terreni posti all’interno della masseria “Orte” sia per accedere al mare che per godere della bellezza di quei luoghi, solcati da sentieri diventati meta di camminatori, ciclisti ed escursionisti di vario genere.

Di fronte al fatto nuovo che una parte di quei sentieri è stata arata e resa inutilizzabile (e per tale motivo è pendente un contenzioso tra società proprietaria, Ente Parco e Comune), e resa inaccessibile al passaggio dei cittadini, il Consiglio Comunale è stato chiamato oggi ad esprimersi per garantire il diritto di passaggio negato negli ultimi due anni. E ciò sul presupposto di un consolidato e ultraventennale diritto di passaggio e del c.d. “ius deambulandi”, modernamente definito right to roam, che si declina come accesso alla natura, ma anche alla cultura, come ci ricorda l’illustre precedente della sentenza del 1887 su Villa Borghese”.

Dopo un’articolata discussione, il Consiglio Comunale all’unanimità ha deliberato che l’Amministrazione, dopo un preventivo confronto con la società proprietaria, adotti ogni iniziativa più opportuna per consentire l’accesso e il passaggio su quei terreni, al fine di consentire di godere della bellezza e della natura unica di quei luoghi.


Intanto, la petizione online sulla piattaforma Change.org per chiedere l’accesso pubblico alla baia intitolata  ''L’Orte di Otranto è di tutti'' ha raggiunto oltre 25.000 firme. A lanciare l’appello un cittadino Ippazio Coluccia che scrive: “A Otranto esiste una baia incantevole, all’interno del parco regionale Otranto - Santa Maria di Leuca e all’interno della zps (zona protezione speciale), limitrofa al famoso “lago rosso” ex cava di bauxite. Sino a qualche anno fa, la baia era accessibile da uno stradone da percorrere a piedi ed il comune, nei mesi estivi, metteva a disposizione una navetta che arrivava alla costa, costeggiando la pineta”. Fino a quando, continua l’appello, i nuovi proprietari hanno interdetto il passaggio allo stradone privato “riservandolo ai soli clienti del bar ristorante o dello stabilimento”.

Da qui nasce la necessità della mobilitazione sul web per chiedere “all’amministrazione comunale un’azione per il riconoscimento dell’uso pubblico del sentiero e poter rendere possibile a tutti (comprese persone con disabilità e soggetti fragili) la libera fruizione di un tratto di costa così bello”.



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