Politica Otranto 

Otranto, ieri comizio finale di Francesco Bruni

Chiusura della campagna elettorale per il candidato e della lista composta da Cristina De Benedetto, Ursula Caroppo, Lorenzo Bello e Francesca Bortone, oltre a Tommaso De Benedetto.

Nella serata di ieri, con qualche folata di vento a raffreddare gli animi, Otranto Insieme di Francesco Bruni ha chiuso la sua campagna elettorale. È stato il comizio di chi, magari con rammarico e la morte nel cuore si è reso conto che “porgere l’altra guancia” non ha aiutato a distendere gli animi. Di chi, ha deciso di rispondere con fermezza alle accuse dell’ennesima campagna elettorale al vetriolo della controparte, Otranto Futura di Lavinia Puzzovio.

Infatti, già nella scorsa apparizione sul palco di Piazza De Donno, la lista avversaria a quella dell’ex senatore Bruni, aveva usato le vicissitudini giudiziarie degli ultimi mesi per attaccare gli esponenti di Otranto Insieme. Da qui i primi fendenti di Tommaso De Benedetto e dello stesso Bruni.

È, però, ieri che la lista con tutti coloro che hanno preso parola, Cristina De Benedetto, Ursula Caroppo, Lorenzo Bello e Francesca Bortone, oltre a Tommaso De Benedetto ed il candidato a primo cittadino, che la lista numero due ha deciso di dare chiare risposte ad accuse e illazioni che hanno continuato a fare da protagoniste nella campagna elettorale.



Non è stata, però, solo la serata di chi ha voluto rispondere, ma anche di chi ha continuato ad esporre il proprio programma e di chi ha ricordato le opere e i servizi realizzati durante le amministrazioni precedenti.

Con un breve video su maxi schermo, difatti, la vicesindaca uscente De Benedetto ha riassunto ciò che “ha fatto grande Otranto negli ultimi anni”. Opere di riqualificazione, rifacimento, servizi per i cittadini, restauri ed eventi culturali che hanno favorito la crescita del turismo nella città dei Martiri.

Come ha espresso Francesca Bortone “le parole chiave sono destagionalizzazione, riqualificazione, sostenibilità e identità” a cui si aggiungono quelle citate da Cristina De Benedetto “inclusività e accessibilità” pensando a “chi lavora, chi dà lavoro, chi dà idee da spendere per la comunità, ai giovani e alle parti sociali”.

L’appello e la promessa comune è dunque quello di porsi come “uomini e donne del fare” per riprendere da dove si è lasciato dopo il commissariamento della cittadina più a est d’Italia.


Potrebbeinteressarti