Società Lecce 

Parco della Giustizia, firmata la convenzione: sorgerà sui terreni confiscati alla mafia

L’infrastruttura sociale nascerà su fondi sequestrati nell’ambito di inchieste giudiziarie in Via Adriatica

Questa mattina il Ministero della Giustizia e l’Agenzia del Demanio hanno firmato la convenzione per la realizzazione del “Parco della Giustizia di Lecce” su terreni confiscati nell’ambito di inchieste giudiziarie per mafia in Via Adriatica.

«Si tratta di un passo avanti -ha dichiarato il sindaco Carlo Salvemini- che fa seguito al protocollo sottoscritto nella nostra città con il Ministro Orlando nel 2018, verso la realizzazione di una infrastruttura sociale che consentirà un salto di qualità, sia per la vita quotidiana degli operatori e dei cittadini che frequentano i palazzi della giustizia, sia per l’intera città di Lecce che attende da tempo una migliore sistemazione complessivo di queste importantissime funzioni pubbliche all’interno dell’equilibrio urbanistico cittadino.

«La strada è ancora lunga ma è tracciata -continua-, anche grazie alla caparbietà della Corte d’Appello e della Procura generale di Lecce che lavorano da tempo per il raggiungimento di questo obiettivo. Nel prendere parte a questo importante passaggio ho ribadito la volontà del Comune e dell’amministrazione di lavorare al fianco del Ministero della Giustizia e dell’Agenzia del Demanio perché i tempi di progettazione e realizzazione dell’intervento siano i più veloci possibili, consapevoli che si tratta di un investimento di notevole entità oltre che di fondamentale interesse».

«A motivarci è anche la forte carica simbolica -conclude- che riveste la volontà da parte dello Stato di costruire su terreni confiscati alla criminalità. Sui frutti di illeciti guadagni, costruiremo le basi di una più forte e incisiva attività di lotta alle mafie. Andiamo avanti con fiducia».

«Non si può restare indifferenti come sindacato – dice Giovanni Rizzo, segretario regionale della Confsal-Unsa – all'avvicinarsi di un risultato così importante e atteso. L'impegno futuro è prolungato e consistente, ma va fatto ogni sforzo per velocizzare le fasi burocratiche e tecniche e dare alla città, al Salento e all'intero distretto di Lecce, Brindisi e Taranto un servizio al passo dei tempi e aggiornato con le nuove tecnologie e procedure giudiziarie. Crediamo importante anche ottimizzare concretamente la vivibilità e la sostenibilità delle strutture per gli operatori e l'utenza: saremo lieti di rappresentare le opinioni e le esigenze dei lavoratori, quando sarà il momento, in un eventuale confronto di tutte le componenti del mondo della Giustizia».

Potrebbeinteressarti