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Cani e gatti, a Nardò il Comune raccomanda la microchippatura

Dall'amministrazne neretina la raccomandazione ai medici a sollecitare i proprietari degli animali domestici.

Nei giorni scorsi, il sindaco di Nardò Pippi Mellone e il consigliere delegato al Randagismo Pierpaolo Giuri hanno inviato una lettera a tutti i medici veterinari che operano sul territorio comunale con cui chiedono di sollecitare i proprietari di cani e gatti a procedere alla microchippatura dei propri animali.

Com’è noto, la legge della Regione Puglia n. 2 del 7 febbraio 2020 disciplina il controllo del randagismo, l’anagrafe canina e la protezione degli animali d’affezione. In particolare, ha introdotto l’obbligo di microchip anche per i felini e la contestuale iscrizione nell’Anagrafe regionale degli animali da compagnia, da effettuare ''entro due mesi dalla nascita o entro dieci giorni dal possesso''.

Così come è d'uso per i cani, dunque, la microchippatura dei gatti (di proprietà, liberi, parte di colonia felina) è un adempimento a carico delle Asl o dei veterinari liberi professionisti e rappresenta un elemento di tutela per gli animali, di tranquillità per i detentori e di sicurezza per i gatti, in quanto riduce il fenomeno del randagismo felino e degli abbandoni.

''Come avviene per i cani – spiega Pierpaolo Giuri – anche i gatti sono soggetti alla microchippatura e quindi alla iscrizione nell’anagrafe. Ma se per i primi c’è da tempo una diffusa consapevolezza sugli obblighi della legge regionale, per i secondi occorre ancora una più profonda opera di sensibilizzazione nei confronti dei proprietari. Per questo, abbiamo scritto ai veterinari raccomandando di sollecitarli, magari spiegando loro le ottime ragioni che giustificano questa procedura''.


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