Ambiente Cronaca Politica Nardò Sconvolgimento del paesaggio agricolo, netto no al mega parco eolico Il Comune di Nardò ha dato lo stop al progetto in Commissione Paesaggio. Il parco prevede 9 pale di 200 metri al confine dei comuni di Nardò, Copertino e Galatina. 24/02/2025 circa 2 minuti La Commissione Locale per il Paesaggio del Comune di Nardò dice “no” al mega parco eolico al confine dei comuni di Nardò, Copertino e Galatina. Si tratta di un progetto della società “Lujentu” di Cosenza da 64,80 MW, che prevede la realizzazione di nove aereogeneratori alti 119 metri ciascuno, con pale lunghe 81 metri (ogni aereogeneratore, dunque, raggiunge quasi 200 metri di altezza). Cinque di questi sono localizzati nel territorio neretino e uno, in particolare, sorgerebbe a poche decine di metri dalla Strada Provinciale 19 che collega l’area urbana alla statale 101 Lecce-Gallipoli.Per il parere di propria competenza nell’ambito del procedimento di autorizzazione, il Comune di Nardò ha riunito la Commissione Paesaggio (composta, tra gli altri, anche da un esperto Vas/Via), che ha espresso il suo parere negativo. “Il progetto – scrive la Commissione – considerate le dimensioni e le caratteristiche, porterebbe ad un inevitabile sconvolgimento del sistema di stratificazione storica del paesaggio agrario e soprattutto comporterebbe una trasformazione permanente dell’uso del suolo e della sua permeabilità”. Il parere fa riferimento agli impatti significativi nell’area da parte dell’impianto e di contrasto con le finalità proprie dei territori agricoli e con le previsioni del PRG vigente, che rispettano la stessa vocazione di questa zona del territorio comunale, che ha peraltro elevata valenza storica e culturale.“Gli aerogeneratori – si legge ancora – a causa della loro grande dimensione creano un notevole impatto visivo che si ripercuote su gran parte delle aree e dei territori comunali circostanti. Inoltre, anche in considerazione della prossimità alle aree interessate dalla presenza di prati e pascoli importanti per la sostenibilità della fauna e della avifauna locale e migratoria, si prevede un impatto rilevante sulle componenti ambientali che richiederebbero scelte estremamente attente e meditate circa l’individuazione di aree con essi compatibili”.La Commissione Tecnica del Ministero dell’Ambiente dovrà esprimersi con una Valutazione d’Impatto Ambientale sul progetto. La procedura prevede che, entro il 5 marzo, chiunque possa presentare osservazioni e che, entro lo stesso termine, gli enti pubblici coinvolti possano esprimere il proprio parere (come farà il Comune di Nardò con il parere della Commissione Paesaggio, che sarà inviato a Roma nei prossimi giorni insieme ad altra documentazione). La VIA ministeriale sarà elaborata anche sulla base di questa consultazione pubblica e in caso di esito positivo la procedura autorizzativa proseguirà presso la Regione Puglia, che potrà dare o meno (Autorizzazione Unica) l’ok al progetto. In caso di VIA negativa, invece, l’iter del progetto non avrà corso in altra sede.“Il nostro fortissimo scettiscismo – spiega l’assessora all’Ambiente Giulia Puglia – è determinato dalle caratteristiche del progetto, non certo da un atteggiamento pregiudiziale nei confronti dell’energia eolica e delle altre fonti di energia alternativa. Direi, come emerge dal parere della Commissione Paesaggio, che non ci sono le condizioni minime per un intervento di queste dimensioni, che incide fortemente sulla vocazione agricola della zona, sul paesaggio e su equilibri ambientali che per definizione sono molto delicati. È chiaro che in assenza di un piano regionale sui parchi eolici, non possiamo gestire a livello comunale e con gli strumenti a disposizione interventi così complessi e invasivi. Spero vivamente che la procedura termini con un nulla di fatto già in sede ministeriale”.
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