Ambiente Miggiano 

«Manu Manu Riforesta», un progetto per ricreare l'antico Bosco Belvedere al posto degli ulivi morti

Il progetto è nato a Miggiano e punta a ricreare l'antico polmone verde smantellato a metà Ottocento per far posto agli uliveti

Dal deserto di ulivi morti ad una nuova foresta nel cuore del Salento. Muove i suoi primi passi da Miggiano e guarda al passato ma anche al futuro il progetto Manu Manu Riforesta che intende riportare in vita l’antico ‘Bosco Belvedere’, un polmone verde al centro del Salento che ha resistito per secoli. Una foresta ancestrale di oltre 7mila ettari con querce, lecci, frassini, olmi, gariga, macchia mediterranea, paludi di cui si ha memoria dalla notte dei tempi e che ha resistito anche nella memoria popolare. «Questa meraviglia della natura è stata spazzata via a metà Ottocento, quando è stata introdotta la coltura intensiva di olivo – spiegano i promotori del progetto che gode anche del patrocinio dell'Università del Salento e del supporto dell'Orto Botanico - senza soluzione di continuità nel tempo, tutti gli alberi - dell’antico ‘Bosco Belvedere’ e poi della foresta di ulivi - hanno sempre e generosamente prodotto l’ossigeno e l’ombra in questa porzione di Salento».


Dopo la devastazione Xyella le uniche chiome ancora verdi proprio quelle delle querce, gli ultimi esemplari dell’antico ‘Bosco Belvedere’. L'obiettivo di Manu Manu Riforesta è ricreare quello che un tempo era un bosco rigoglioso piantumando tutte le specie un tempo presenti nel Bosco Belvedere, e coltivare piccoli orti con antiche semenze, frutteti e macchia mediterranea. Il primo passo è acquistare gli uliveti abbandonati e moribondi rendendoli patrimonio collettivo inalienabile.

Per sostenere il progetto si possono fare delle donazioni o adottare un albero con una quota di 100 euro.  Tutte le informazioni ( e le foto in questo articolo) sono sulla pagina Facebook di Manu Manu Riforesta.


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