Economia e lavoro Melpignano 

Tessitura del Salento, crollano del 90% gli ordini: 117 lavorati sempre più in bilico

Ieri la videoconferenza con la task force regionale. Commesse per 96mila euro Dipendenti aggrappati al filo degli ammortizzatori sociali

Subito certezze per i 117 lavoratori della Tessitura del Salento. I segretari generali territoriali di Filctem Cgil, Femca Cisl e Uiltec Uil – Franco Giancane, Sergio Calò e Fabiana Signore – chiedono al Gruppo Canepa un orizzonte delineato, da guardare con fiducia. Ieri, 30 giugno, si è svolta una video conferenza tra la task force regionale per il Lavoro, i vertici aziendali, i sindacati (segreterie territoriali e delegati aziendali) e Confindustria Lecce: emergono scenari di grave incertezza.

Sul tavolo tutte le problematiche attraversate nel 2020 dalla Tessitura del Salento, azienda che non ha ancora un piano industriale definitivo. La proprietà ha rimandato tutti a settembre per presentare un piano, che sarà comunque condizionato dalla forte crisi degli ordini. La task force ha sollecitato i dirigenti aziendali a presentare un progetto serio tra la fine di agosto e i primi giorni di settembre.

Nel primi sei mesi del 2018 infatti Tessitura del Salento aveva oltre 1 milione di euro di commesse in lavorazione, nel 2019 gli ordini sfioravano 1 milione di euro. Nel 2020, anche a causa della pandemia, le commesse si fermano ad appena 96mila euro. In queste condizioni l’azienda garantisce la tenuta dei livelli occupazionali fino al 31 dicembre, ma solo avvalendosi degli ammortizzatori sociali: il contratto di solidarietà e la cassa integrazione per Covid-19 (il 6 luglio verranno chieste ulteriori 4 settimane). Stando così le cose, i lavoratori avrebbero un sostegno al reddito fino al prossimo aprile, poi nulla più.

I sindacati hanno preso atto della situazione degli ordini, ma hanno la consapevolezza che l’azienda non ha concesso nulla ai lavoratori. Anche perché le speranze dei lavoratori al momento poggiano sugli ammortizzatori sociali per Covid-19, sul probabile blocco dei licenziamenti fino alla fine dell’anno e sulla scadenza dell’accordo di programma con la Regione (che vincola l’azienda a mantenere 117 lavoratori, pena la decadenza del cofinanziamento del Kitotex).

Ieri in via preliminare Filctem, Femca e Uiltec hanno chiesto il pagamento della 13esima del 2019, non ancora saldata: l’azienda si impegna a erogarla in una sola soluzione a luglio. Poi si è passati al futuro: «Il racconto che ci ha fatto l’azienda appare come un’agonia annunciata della Tessitura del Salento» - dicono Giancane, Calò e Signore.

«Avevamo percepito i segnali della crisi già prima del Covid-19, nonostante la copertura del debito e gli investimenti di Canepa, anche se i 20 telai annunciati nel 2019 non sono mai arrivati in fabbrica. Prendiamo atto delle dichiarazioni dell’azienda in merito alla eventuale vendita o ricerca di partner, anche locali. Ora però le lavoratrici ed i lavoratori del sito di Melpignano hanno bisogno di certezze: serve un piano industriale serio, anche per capire se esiste la volontà di mantenere il sito di Melpignano oppure c’è solo voglia di procrastinare l’agonia fino alla scadenza dell’accordo di programma con la Regione». 

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