Società Martano 

Inclusione e disabilità, allo studente cieco Gabriel Leo il premio “Antonio Muñoz”

La cerimonia di consegna del premio da parte dell’assistente rcclesiastico nazionale del MAC, don Alfonso Giorgio, si è svolta il 5 maggio scorso presso “Salvatore Trinchese” di Martano

Gabriel Leo, ragazzo cieco che frequenta la quinta classe del Professionale dell’istituto “Salvatore Trinchese” di Martano, è stato insignito del Premio Nazionale “Antonio Muñoz” assegnato dal Movimento Apostolico Ciechi (MAC). Il premio prevede l’assegnazione di sei premi in tutta Italia di cui due per la scuola primaria, con un importo ciascuno di 300 euro, due per la scuola secondaria di primo grado, con un importo ciascuno di 400 euro, due per la scuola secondaria di secondo grado, con un importo ciascuno di 500 euro.

La cerimonia di consegna del premio da parte dell’assistente rcclesiastico nazionale del MAC, don Alfonso Giorgio, si è svolta il 5 maggio scorso presso “Salvatore Trinchese” di Martano alla presenza dell’arcivescovo di Otranto, monsignor Donato Negro, del sindaco di Martano Fabio Tarantino e di altri rappresentanti delle istituzioni. Si tratta di un riconoscimento nazionale che premia la migliore qualità dell’inclusione e dell’istruzione scolastica delle persone con disabilità visiva.

Il comitato tecnico scientifico di valutazione, composto dal presidente, da due dirigenti del MAC e da due professionisti esterni, ha assegnato il premio a Gabriel tenendo conto del suo rendimento scolastico, delle condizioni sociali della famiglia, del livello e tipologia della disabilità visiva e del livello di relazione con la classe e con l’Istituto Scolastico.

Lo scopo del premio è quello di sottolineare e promuovere il valore culturale e sociale della qualità della formazione e dell’inclusione nella scuola.

«Si parla sempre troppo poco di disabilità ed inclusione -spiega la dirigente scolastica Alieta Sciolti- le persone meno fortunate meritano maggiore attenzione da parte dei decisori politici, della scuola e della società in generale; eppure il mio sogno è di non doverne parlare affatto, perché non più necessario! Penso ad una società ideale in cui ciascuno ha modo di realizzarsi ed esprimersi utilizzando i propri talenti e superando i propri limiti senza ulteriori barriere. Penso ad una città attenta alla mobilità di tutti, a servizi efficaci ed accessibili, a scuole e gruppi di lavoro inclusivi. La realtà è ben diversa: le politiche urbane vengono pensate e realizzate tutt'oggi senza tener conto dell’impatto che hanno sull’utilizzo dello spazio urbano da parte dei disabili e di tutte le fasce disagiate».

Grande è la soddisfazione nel vedere finalmente “volare” in aereo uno studente in carrozzella; giocare a calcio uno studente cieco; arrampicarsi su una parete e scendere in una grotta a fare speleologia ed arrampicata una studentessa affetta da paralisi cerebrale infantile.

«Gabriel -continua la dirigente- è un ragazzo eccezionale, sempre pronto a cogliere nuove sfide e a rivendicare autonomia e possibilità di crescita. Crede nel potere della formazione e dell’istruzione e con diligenza affronta i problemi della vita. È un ragazzo che si mette sempre in gioco, si propone e partecipa cogliendo le sfide anche delle discipline nuove e nelle quali maggiormente si avverte la necessità di una visualizzazione grafica o iconica. Sempre pronto a provare nuove esperienze insieme ai compagni: attività sportive come le bocce, freccette non sono un problema per Gabriel. Nel tempo ha imparato anche ad accettare il limite facendone un punto di partenza per superarlo. Ha sempre partecipato ai viaggi di istruzione, visite guidate e a progetti. In questi 5 anni, ha dato molti spunti di riflessione e crescita ai compagni e a tutto il mondo della scuola».





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