Luoghi Parabita 

Parabita, il Parco Angelica si arricchisce di un nuovo spazio attrezzato

il parco sorge in un terreno sottratto alla malavita ed è dedicato alla piccola Angelica Pirtoli, vittima di mafia

Il Parco Angelica di Parabita nato su un terreno di oltre 20mila metri quadrati confiscato alla criminalità organizzata si arricchisce con uno spazio totalmente nuovo realizzato grazie ad uno specifico finanziamento del Ministero dell’Interno.

Il Parco dedicato alla piccola Angelica Pirtoli, vittima di mafia barbaramente uccisa nel 1991, vede ora al suo centro una struttura totalmente riqualificata che ospiterà attività formative e servizi di supporto ai soggetti fragili.

Lo spazio sarà a disposizione anche delle realtà associative del territorio per lo svolgimento di eventi culturali, convegni, promozioni e presentazioni.

L’evento inaugurale si terrà sabato 16 settembre, a partire dalle ore 19.30, con la cerimonia di inaugurazione alla quale faranno seguito i contributi di alcuni “testimonials di legalità”. In attesa di ulteriori conferme, sul palco saliranno la zia di Angelica Pirtoli, Nadia Rizzello, il referente del presidio territoriale di Libera, Francesco Capezza, il giornalista televisivo, Danilo Lupo.

Alle ore 21.00 sarà la volta del concerto dei Radiodervish, gruppo musicale che ha fatto dell’integrazione e del messaggio pacifista la cifra della propria proposta.

«Nei confronti della piccola Angelica -precisa il sindaco Stefano Prete -questo territorio ha un grande debito da saldare. Un debito di memoria e di riscatto sociale. Per questo, tenendo particolarmente a questo Parco, abbiamo voluto pensare ad un percorso di valorizzazione scandito in tre tappe: la realizzazione del Dikedromo (un veliero su terra ferma che veniva usato per trafficare nel Mediterraneo esseri umani e che oggi è un luogo della formazione, della memoria e del divertimento dei più piccoli), la riqualificazione della struttura centrale (che ci apprestiamo ad inaugurare sabato prossimo) e l’arricchimento degli spazi esterni attraverso la realizzazione di strutture sportive da mettere a disposizione della collettività».


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