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Chiusura col botto per “Babele – Festival Multidisciplinare d’Emergenza”

Domenica 13 ottobre, al Raffo Parco Gondar, per la rassegna organizzata da Zeromeccanico Teatro in scena ''Foresto''.

È “Foresto” di Babilonia Teatri l’appuntamento finale in cartellone domenica 13 ottobre, sipario ore 20:30 al Raffo Parco Gondar di Gallipoli della rassegna organizzata da Zeromeccanico Teatro.

Tratto da “La notte poco prima delle foreste” di Bernard-Marie Koltès, porta in scena un incontro tra lingue. Tra francese, italiano e dialetto. Tra lingua scritta e orale. Tra Lis e musica elettronica. Un attore, un performer della Lingua italiana dei segni e un musicista danno vita a una creazione ibrida dove le differenze convivono. Le differenze attraversano la scrittura di Koltès e abitano la scena. Una sfida culturale per forgiare un teatro dove le differenze esplodano per potenziarsi a vicenda.

La notte poco prima delle foreste è una sorta di testo sacro laico. È avvolto da un'aura che lo precede e ne evoca l’unicità e la potenza. Per noi è un totem al quale ci avviciniamo con slancio e con timore. Due sentimenti differenti si intrecciano in noi: il timore reverenziale e la voglia di immergerci nella scrittura di Koltès, di rotolarcisi in mezzo, di dare vita a un corpo a corpo con le parole per sussurrarle e gridarle insieme.


“Foresto”, in dialetto veronese, significa straniero, deriva dal latino foris, che significa “chi viene da fuori, da un altrove. La durezza e la poesia della lingua madre permettono di aderire a Koltès: sporcare le parole, assegnargli un ritmo e un suono, quello della strada, dell’amore.

Due voci per un monologo: una parlata e una segnata.
Due voci che si contrappongono, si incontrano e si moltiplicano: che si fanno voce sola, che si fanno unisono, che si fanno mondo. Due voci a dialogare con una terza voce: la voce della musica elettronica suonata live sulla scena. Un gioco di specchi in cui lingue diverse si intrecciano e dialogano tra loro. Da La notte poco prima delle foreste di Bernard-Marie Koltès
Cura, regia Babilonia Teatri
Traduzione Francesco Bergamasco
Adattamento in dialetto veronese Enrico Castellani
Traduzione LIS Daniel Bongioanni
Con Enrico Castellani e Daniel Bongioanni

Babilonia Teatri è una formazione entrata con passo deciso nel panorama teatrale contemporaneo distinguendosi per un linguaggio che a più voci viene definito pop, rock, punk. I fondatori del gruppo, Enrico Castellani e Valeria Raimondi, compongono drammaturgie dall’incedere unico sulle contraddizioni dell’oggi, mostrando i nervi scoperti del nostro tempo, Coraggio e innovazione sono valsi al gruppo numerosi riconoscimenti, tra cui il prestigioso Leone d’argento, il Premio Scenario, due Premi Ubu, il Premio Hystrio alla drammaturgia, il Premio Associazione Nazionale dei Critici di Teatro e il Premio Franco Enriquez per l’impegno civile.

Biglietteria online su oooh.events (intero € 12 + dp / ridotto € 8+d.p.)
Botteghino aperto un'ora prima dello spettacolo
Info e prenotazioni spettacoli: 348.3819266 – 340.0801820 – zeromeccanicoteatro@gmail.com


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