Economia e lavoro Lecce Allarme di Confapi Lecce su bonus e crisi aziendali Bonus per assunzioni under 35 e donne: «Si intervenga subito per evitare problemi ad aziende e lavoratori». 07/03/2025 circa 2 minuti Hanno assunto donne e giovani e under 35, confidando nelle agevolazioni previste dallo Stato, ma a distanza di mesi hanno avuto la brutta sorpresa che ora mette in difficoltà tante aziende salentine e potrebbe far perdere parecchi posti di lavoro. Si parla dei bonus Donne e Giovani, previsti dalla Legge numero 60 del luglio dell’anno scorso: in pratica una decontribuzione previdenziale del 100% sulle nuove assunzioni effettuate dal primo settembre 2024 fino a tutto il 31 dicembre 2025. Così, dallo scorso mese di settembre tante aziende, anche della provincia di Lecce hanno assunto in attesa che lo sgravio diventasse operativo. Peccato che nel decreto attuativo emanato dal Ministero del Lavoro, che riguarda il Bonus Giovani, si limiti l’accesso all’incentivo esclusivamente ai rapporti instaurati a far data dal 31 gennaio 2025, condizionati comunque dalla preventiva approvazione da parte dell’Inps.Restano quindi senza alcuna agevolazione le assunzioni (già effettuate dal primo settembre 2024 e resteranno fuori tutte le altre che verranno effettuate prima dell’attivazione del sistema procedurale da parte dell’Inps). Viene così sconfessata una prassi consolidata nel tempo, in base alla quale queste agevolazioni siano sempre state riconosciute dalla data di pubblicazione della legge e non da quella di emanazione del relativo decreto.E in questa situazione si trovano diverse aziende salentine associate a Confapi Lecce. «C’è grande preoccupazione nel mondo delle imprese – sottolineano dall’Ufficio Relazioni industriali di Confapi Lecce – Le aziende, in base a quelle agevolazioni previste, avevano delle aspettative di risparmio sul costo del lavoro, quindi sono state incentivate a fare nuove assunzioni. Oggi, invece, si ritrovano a dover far fronte ad un costo superiore a quello preventivato subendone un danno rilevante. Il nostro auspicio è che il Ministero, in attesa della circolare Inps, possa porre rimedio a questa situazione, riconoscendo retroattivamente le agevolazioni e salvaguardando i diritti di chi, in buona fede, si è fidato della legge dello Stato».In allarme anche tanti studi professionali che ci hanno contattato. «Il nuovo decreto attuativo del Bonus Giovani under 35 adottato dal ministero del lavoro il 25 febbraio, penalizza le imprese che hanno già intrapreso assunzioni basandosi sui termini originari della normativa – aggiunge l’avvocato Federico Marinelli dell’omonimo studio - Pur immaginando le esigenze derivanti dall’autorizzazione UE, questa scelta si configura come una misura retrograda e disincentivante, che mina la fiducia degli imprenditori e rischia di compromettere il rilancio dell’occupazione giovanile. L’obbligo di invio preventivo della domanda all’Inps, infine, introduce ulteriori complicazioni procedurali, lasciando perplessi coloro che avevano già scommesso sulla stabilità degli incentivi statali».
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