Salute Sette Covid, lo studio che spiega come i bambini neutralizzano il virus più facilmente La ricerca identifica le caratteristiche immunologiche dei pazienti che meglio reagiscono all’infezione da SARS-CoV-2 16/03/2021 circa 2 minuti Uno studio dell’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù pubblicato su Cell Reports ci spiega perché la maggior parte dei bambini colpiti da SARS-CoV-2 ha un decorso rapido e con sintomi lievi. La ricerca identifica le caratteristiche immunologiche dei pazienti che meglio reagiscono all’infezione da SARS-CoV-2. Ma c’è anche un’altra importante domanda importante a cui rispondere: perché alcuni riescono a neutralizzare il virus prima di altri? La ricerca, realizzata insieme all’Università di Padova e all’Istituto Zooprofilattico Sperimentale delle Venezie, è stata pubblicata sulla rivista scientifica Cell Reports e ha coinvolto 66 pazienti di età compresa tra 1 e 15 anni ricoverati nel Centro Covid del Bambino Gesù di Palidoro nell’estate del 2020. La ricerca è stata promossa dal gruppo di studio “CACTUS - Immunological studies in children affected by COVID and acute diseases”, creato da medici e ricercatori del Dipartimento Pediatrico Universitario Ospedaliero del Bambino Gesù nel pieno dell’emergenza sanitaria. Gli esperti hanno osservato decine di bambini inseriti nello studio, la maggior parte dei quali era paucisintomatica a inizio infezione, mentre a una settimana di distanza risultava già asintomatica e clinicamente guarita.Allo studio non hanno preso parte i pazienti che presentavano un quadro severo, come quello della MIS-C. Le indagini di laboratorio hanno evidenziato come il profilo immunologico dei bambini che già dopo una settimana erano riusciti a neutralizzare il virus, era caratterizzato da una grande quantità di linfociti T e B specifici contro SARS-CoV-2, capaci di riprodursi velocemente una volta entrati in contatto con l’agente patogeno e di produrre un gran numero anticorpi neutralizzanti. “Nei bambini con questo particolare profilo immunologico è stata riscontrata già dopo una settimana una bassissima carica virale (meno di 5 copie virali per microlitro di sangue), tale da annullare di fatto la loro capacità infettiva, dunque la possibilità di contagio, anche in presenza di un tampone ancora positivo - spiegano gli esperti - La presenza di linfociti T e B specifici contro il Coronavirus, inoltre, appare correlata all'esposizione dei bambini ad altri virus stagionali. I pazienti con la maggiore capacità di sconfiggere rapidamente il SARS-CoV-2, infatti, erano quelli già entrati in contatto, nella loro storia clinica, con un numero elevato di altri virus influenzali”. LE PROSPETTIVE L’identificazione delle caratteristiche immunologiche dei bambini in grado di neutralizzare rapidamente il virus potrà consentire in futuro di adottare migliori strategie terapeutiche, verificare l'efficacia delle vaccinazioni sui bambini e disegnare possibilmente delle misure di quarantena personalizzate. Qualora infatti si decidesse di testare i bambini sulla base del loro profilo immunologico, oltre che sulla positività al tampone, si potrebbe infatti ipotizzare di personalizzare il periodo di isolamento prima del rientro a scuola, riducendolo potenzialmente ad una settimana. Il profilo immunologico identificato dallo studio potrà essere utilizzato anche per misurare l’efficacia dei futuri studi sulla vaccinazione in ambito pediatrico. Si tratta infatti dello stesso metodo già utilizzato, per esempio, per verificare l’avvenuta immunizzazione del personale ospedaliero del Bambino Gesù in seguito alla recente campagna vaccinale. Sul piano delle terapie, infine, conoscere il particolare profilo immunologico del singolo paziente potrebbe consentire, per quelli che presentano sintomi più gravi, di intervenire prima e con farmaci mirati (ad esempio i futuri anticorpi monoclonali), per aiutarli a sconfiggere più facilmente la malattia da SARS-CoV-2. Gaetano Gorgoni
Salute Sette La rottura del polmone dovuta all’assunzione di varie droghe: gli studi di Mario Bisconti, pneumologo di Asl Lecce 26/03/2024 Ha condotto con la sua équipe studi sugli effetti devastanti degli stupefacenti. Le tracce delle droghe che si aspirano restano indelebili sui polmoni.
Salute Sette Al Gaslini una nuova possibile terapia per ridurre i deficit cognitivi e comportamentali dei bambini nati pretermine 09/03/2024 L'Istituto Italiano di Tecnologia e l'ospedale genovese hanno sviluppato un nuovo modello preclinico per lo studio dei deficit cognitivi e comportamentali che possono manifestarsi in bimbi nati prematuri.
Salute Sette Tumore dei bambini, svolta nel trattamento del neuroblastoma 27/02/2024 Cure personalizzate grazie al programma PREME dell'Istituo IRCCS Istituto Gaslini.
Salute Sette Torna il freddo, ''No a integratori a caso e occhio al microbiota'' 26/02/2024 I consigli del prof. Mauro Minelli, docente di dietetica e nutrizione umana presso università LUM di Bari.
Salute e Benessere Il nuovo modo di abbronzarsi approda a Lecce: l’abbronzatura al collagene 22/02/2024 Un benefico trattamento di bellezza e di cura della pelle presso il centro RedFitSpace di Lecce.
Redazionali La terapia del calore per la longevità e la salute, complementare a quella del freddo 09/02/2024 Anche a Lecce sbarcano delle pratiche di biohacking, grazie al RedFitSpace di Lecce: oggi analizziamo la “termoterapia”.