Cultura 

Atena ritorna a Castro: restaurata la statua della dea realizzata nel IV secolo a.C.

Il monumento è stato presentato all’interno del Museo Archeologico cittadino: appello per la ricerca delle parti mancanti.

È tornata a splendere dopo secoli di oblio, la statua di Atena. Grazie al lavoro dei restauratori e sotto la supervisione della Soprintendenza, ieri pomeriggio è stata rivelato il monumento, ancora incompleto, ma già alto 3 metri e 40 cm. Una giornata di festa per la comunità castrense che ha potuto ammirare il corpo e le fattezze della dea a cui era dedicato il borgo.

La parte ritrovata nel 2015 è stata unita alla parte inferiore scoperta nel 2022: le analisi effettuate dal Cnr hanno dimostrato la presenza di coloriture sulla pietra nella parte del peplo e della chioma che era con ogni probabilità bionda. La certezza si avrà quando verrà ritrovata la testa, ancora mancante, ma che, secondo il professor Francesco D’Andria, direttore scientifico del restauro non dovrebbe tardare ad essere rivelata dagli scavi.

«L’opera è la più grande tra le realizzazioni elleniche della Magna Grecia – ha assicurato il professore – e fu preparata da scalpellini tarantini nel IV secolo a. C., quando cioè la città spartana era un faro per il Mediterraneo».

Grande emozione durante la scopritura per i cittadini di Castro e per gli ospiti presenti, a partire dal Rettore, Fabio Pollice e la soprintendente Francesca Riccio, accolti dal sindaco Luigi Fersini e dal vicesindaco Alberto Capraro che ha lanciato un appello per la copertura dei costi per le nuove ricerche in attesa della costituzione del parco archeologico. Più avanti verrà creato anche un museo del paesaggio e del mare, con nuovi reperti a disposizione del pubblico grazie anche alla collaborazione con il MarTa di Taranto.




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