Cultura 

Giornata della Memoria, una pietra d’inciampo per Nestore Bandello

Il poeta e avvocato magliese sopravvissuto al lager di Wietzendorf è stato ricordato nella cerimonia svoltasi in via Conciliazione

Il ricordo di Nestore Bandello è fissato da oggi nella pietra d’inciampo in via Conciliazione a Maglie. Una scelta simbolica quella operata dall’amministrazione su impulso di chi, come la docente Daniela Nutricati e l’avvocato Giuseppe Cambò conobbero e apprezzarono l’insegnamento del poeta magliese sopravvissuto all'orrore dei campi di concentramento.

Nato il 12 ottobre 1917, Bandello fu studente del Liceo “Capece”: ben presto dovette impiegarsi come funzionario nell’amministrazione finanziaria a causa della morte prematura del padre. Chiamato alle armi, partecipò da ufficiale alla Seconda Guerra Mondiale e nel 1943 fu catturato dai tedeschi e rinchiuso fino al 1945 nel lager. Tornato in Italia, si laureò ed iniziò l'attività di avvocato civilista ed amministrativista fino al suo pensionamento diventando riferimento importante per generazioni di professionisti. Scrisse due raccolte di poesie, “Ponnuledde” e “Muddicole” in dialetto magliese, in cui racconta le sue memorie che attraversano buona parte del secolo scorso, tra il conflitto bellico, la prigionia, i dolori personali e le gioie familiari. Nel 2011, rompendo un silenzio durato quasi sessant'anni, pubblicò “Memorie” e nel 2012 “Vita strappata”, in cui sono rievocati i terribili e strazianti anni passati da prigioniero dei nazisti.

«L’amministrazione ha aderito con grande partecipazione al progetto dell’associazione Casello 13 -sottolinea l’assessore Roberta Iasella-. Bandello è il primo dei deportati magliesi che vogliamo ricordare negli anni a venire, attraverso la collocazione delle pietre d’inciampo, ideate dall'artista tedesco Gunter Deming».

Alla cerimonia hanno assistito alcune classi delle scuole secondarie di secondo grado.



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